I bambini le hanno realizzate lasciando, su un cartellone, le impronte delle loro mani, pitturate con le tempere, posizionandole come le ali di una farfalla. Hanno poi disegnato con il pennarello nero il corpo e la testolina delle farfalle con tanto di antenne. Guardandole, danno l’impressione che volino in diverse direzioni alla ricerca di chissà quale fiore su cui posarsi.
Sbocciano i primi fiori ed ovunque intorno a noi si respira aria di primavera: con l’aiuto dei bambini prepariamoci quindi ad accogliere la Pasqua e la bella stagione, decorando la nostra classe in modo allegro e festoso. Per iniziare, ci siamo dedicati alla realizzazione di graziosi addobbi per abbellire le finestre. Per creare questi fiori a forma di uova abbiamo utilizzato materiali comuni e facilmente reperibili come: cartoncino, fiorellini, decorazioni in carta, paiettes, nastrini, ecc.
Un pomeriggio i bambini chiedono di poter giocare con la pasta di sale. E così, ingredienti alla mano, realizziamo il composto che permetterà loro di creare e realizzare delle bellissime forme. Dopo essersi divertiti a impastare e a giocare con la pasta, l’insegnante chiede loro cosa vorrebbero realizzare in segno di amicizia verso i nostri amici folletti che durante quest’anno ci stanno facendo compagnia e sono molto generosi con noi. Ai bambini viene in mente l’idea di realizzare dei bellissimi cuori rossi che simboleggiano l’amicizia e la gratitudine verso i folletti che sono venuti a trivarci.
Generalmente, quando arriva la primavera, nella nostra classe spuntano fiori ovunque, ed ecco che anche quest’anno si da il via alle decorazioni per questa bellissima stagione.
Noi bambini grandi, che con le forbici abbiamo una certa dimestichezza, abbiamo ritagliato, in una sola volta, due fiori di tonalità diversa, facendo molta attenzione a seguire attentamente le linee disegnate.
Anche quest’anno è tornata la primavera. Gli alberi si riempiono di fiori colorati, l’aria si riscalda, il sole fa capolino e il cielo si rallegra. Questa poetica stagione ci ispira e allora via a nuovi decori e lavori pieni di colore e poesia.
Per decorare e colorare la nostra classe i bambini hanno realizzato degli alberi fioriti: con gli acquarelli hanno colorato un albero precedentemente disegnato.
La lettura dei libri è un’esperienza formativa che incide positivamente sullo sviluppo armonico e completo del bambino, infatti stimola varie e diverse competenze – cognitiva, linguistica, affettiva, emotiva – e svolge un ruolo prealfabetizzante utile per affrontare in futuro la lettura vera e propria.
Finalmente è arrivata la primavera, nella nostra classe abbiamo realizzato un bellissimo quadro utilizzando tempere e pennelli.
Su un grosso foglio di carta da pacco bianca i bambini hanno dipinto un bellissimo prato fiorito e nel cielo un bel sole e tantissime farfalle colorate, una vera esplosione di colori!
Abbiamo realizzato dei bellissimi fiori colorati utilizzando cartoncini colorati e forbici. I bambini hanno ritagliato tante strisce di cartoncino (per fare i petali) e tanti cerchietti (per fare la parte centrale del fiore), il tutto è stato poi assemblato utilizzando della colla e i fiori sono stati poi appesi sui vetri della classe. Un tocco di primavera!
Alla Civetta Ombretta non poteva certo sfuggire che intorno a noi tante cose stanno cambiando … Le temperature sono più miti, le giornate si allungano, gli alberi sono ricoperti da bellissimi fiorellini colorati e fiori altrettanto belli “occhieggiano” nei prati. È proprio arrivata la primavera!
Ombretta questa volta ci ha mandato al posto della solita storia una bella poesia (disponibile in allegato) leggendo la quale abbiamo “ritrovato” ciò che vediamo accadere sotto i nostri occhi.
I bambini hanno realizzato dei semplici elaborati dal “sapore” primaverile utilizzando tecniche pittoriche diverse: i più grandicelli si sono cimentati nel colorare un alberello carico di fiorellini rosa con la tecnica del puntinismo che ha richiesto da parte loro molta attenzione e coordinazione oculo – manuale.
Ogni bambino proietta nel disegno le proprie emozioni e i propri desideri, anzi, durante l’età evolutiva, la rappresentazione grafica è il canale privilegiato di comunicazione.Rivela gli sforzi, gli entusiasmi, le difficoltà, le paure nel suo cammino verso l'autonomia.
Per la maggior parte dei bambini il disegno è un’attività molto piacevole: sentire la matita che scorre libera su un foglio e che dalla pressione della propria mano escono forme, figure e colori aumenta nel piccolo il senso di fiducia in se stesso e di autostima. Mostrare ai genitori ciò che è stato prodotto e sentirsi gratificato riempie di orgoglio il piccolo artista. Insomma, è bello lasciare un segno del proprio passaggio, se poi come in questo caso viene a loro proposto di dedicare un disegno ad una persona particolarmente vicina e alla quale sono affettivamente ed emotivamente legati come il papà il coinvolgimento è davvero totale.
In occasione della festa dei nostri papà, la Civetta Ombretta ci ha portato una bellissima storia su come Dio Padre li ha creati (la storia è disponibile in allegato).
Noi bambini abbiamo capito quale dono immenso sia avere vicino i nostri papà che ci aiutano a diventare grandi, ci proteggono e ci amano. Per festeggiarli nel migliore dei modi abbiamo voluto realizzare un cartellone dedicato a tutti loro.
Sulla grande sagoma di un papà che rappresenta tutti i nostri, abbiamo incollato dei pezzetti di carta colorata opportunamente strappati per “colorare” la camicia, i pantaloni e le scarpe.
Dopo aver parlato della “rabbia” come emozione, sulla nostra scatola sono apparsi quattro immagini di faccine molto tristi…proprio la tristezza è l’emozione che tratteremo in questi pomeriggi.
Ai bambini è stato chiesto che cos’è per loro la tristezza e quando sono tristi, tante sono state le loro risposte (quando un mio amico non gioca con me, quando sono stanco, quando sono ammalato, quando vado via dalla mia mamma, quando non vedo il mio papà).
Le loro risposte sono state profonde e curiose per poter dialogare insieme e far capire loro che ogni tanto nella nostra vita anche la tristezza occupa un posto, ma noi siamo capaci di mandarla via e far tornare il sorriso.
Dopo aver chiacchierato è arrivato il momento di aprire la nostra scatola; all’interno abbiamo trovato dei piatti di plastica, cannucce, cerchi disegnati su cartoncino rosa e tempere a dita; con tutto questo materiale hanno realizzato il piattino della tristezza. I bambini hanno ritagliato il cerchio e con le tempere a dita hanno disegnato occhi con lacrime, naso e bocca triste, dopo di che hanno incollato il viso all’interno del piattino e la cannuccia dietro al piatto è stata attaccata dall’insegnante, ecco il piattino è pronto e ogni qualvolta i bambini saranno tristi lo potranno appoggiare al viso e quando ritornano felici lo metteranno via.
Sito realizzato e distribuito da Porte Aperte sul Web, Comunità di pratica per l'accessibilità dei siti scolastici, nell'ambito del Progetto "Un CMS per la scuola" - USR Lombardia.
Il modello di sito è rilasciato sotto licenza Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported di Creative Commons.