Durante il periodo di accoglienza nel gruppo dei draghetti, abbiamo proposto ai bambini di realizzare un cartellone del gruppo di appartenenza: ciascuno ha disegnato e colorato il proprio viso dentro ad un palloncino, che poi è stato incollato sul cartellone insieme agli altri. Dopo aver scritto il nome di tutti i bambini, i palloncini sono stati legati con un bel fiocco colorato.
Aspettando l’autunno!
Finalmente è arrivato l’autunno anche nello spazio dedicato ai bambini del pre e del dopo scuola.
E’ molto importante che il luogo dove i bambini vengano accolti alla mattina presto e rimangono fino alla sera sia un ambiente sereno ed accogliente e proprio per questo motivo che i bambini e le insegnanti hanno abbellito le vetrate con tantissime foglie stampate su cartoncino colorato e ritagliate a loro volta; i bambini hanno dipinto con le tempere le simpatiche bambine con l’ombrello a pois disegnate al vetro.
In allegato potrete scaricare il programma didattico annuale:" Il mago di Oz".
In allegato è disponibile la copia del primo numero del Giornalino della Scuola dell'infanzia Adele, del mese di ottobre.
Suor Tiziana ha iniziato il percorso didattico di Religione con i bambini: si è presentata loro e ha voluto conoscere da vicino i nuovi piccoli entrati quest’anno alla scuola dell’infanzia. In ogni classe è arrivata con uno strano oggetto che ha mostrato ai bambini chiedendo loro se sapessero cosa fosse. Lo ha trovato nella sua stanza, al ritorno da uno dei suoi viaggi, poggiato sul letto, e sono giorni che si sta chiedendo chi possa averlo lasciato li. I bambini incuriositi osservano da vicino l’oggetto misterioso e non possono fare a meno di notare le strane scritte che vi sono riportate al suo interno.
Dopo l’arrivo della scrittrice Beatrice abbiamo deciso di aiutarla a ritrovare il suo libro. Ci siamo messi a cercarlo seguendo le indicazioni che lei ci ha fornito: dobbiamo trovare un libro dalla copertina rossa con le pagine pop-up e il suo titolo è Ma perché devo andare a scuola? Abbiamo deciso di cercare il libro di Beatrice in tutta la nostra scuola, siamo andati a caccia del libro!!! Abbiamo cercato nel salone, in cucina, in biblioteca, nella nostra classe e nelle altre classi, in lavanderia e abbiamo così scoperto i vari gli ambienti della scuola.
Durante il progetto accoglienza i bambini sono aiutati a sviluppare il senso di appartenenza al gruppo classe e al gruppo di età, così che tutti possano trovarsi a proprio agio in un ambiente sereno e rafforzare il valore dell’amicizia. Una domanda che tutti i bambini all’inizio dell’anno scolastico, si sono sentiti rivolgere è: “in quale classe sei?” Ma per un bambino cosa significa appartenere a una classe? Appartenere a una classe significa avere la sensazione di far parte di un gruppo, consente ai bambini di avere un significativo punto di riferimento, che assicura stabilità e continuità alle relazioni con i compagni e con l’insegnante. Il primo gruppo sociale con cui l’alunno si misura è la classe e il confronto con gli altri permette al bambino di comprendere e conoscere meglio anche se stesso, proprio grazie al confronto con i compagni e con il loro vissuto.
Uno dei primi obiettivi che si propone ogni insegnante a inizio anno è quello di portare i bambini a individuare e condividere i momenti e le attività che scandiscono la giornata alla scuola dell’infanzia. Nella vita di ognuno di noi la regolarità delle sequenze nel quotidiano rappresenta il modo di darci sicurezza facilitandoci nei nostri compiti, nel nostro lavoro, nelle relazioni con gli altri. Anche per il bambino la conoscenza, sperimentata nella quotidianità, sostiene e incoraggia la sua crescita e lo sviluppo delle sue capacità. Alzarsi la mattina, fare colazione, essere accolti a scuola, incontrare altri bambini per stare insieme e affrontare i tempi diversi della giornata, rappresentano occasioni preziose, perché scandiscono eventi carichi di significato e valore educativo.
Uno degli obiettivi del periodo dell’accoglienza è quella della conoscenza degli ambienti. I bambini hanno esplorato l’ambiente scuola: le classi, il salone, il cortile, la cucina, la chiesetta, l’ufficio, la biblioteca e la nuova sezione primavera che viene utilizzata dai bambini piccolissimi. Con le immagini degli ambienti è stato realizzato un cartellone.
Per lo sviluppo sociale del bambino è importante che sin da piccolo impari a relazionarsi con i coetanei e costruire con loro rapporti sani di amicizia e legami di fiducia.
I bambini, in genere, riescono a rapportarsi facilmente con i loro coetanei dal momento che non possiedono tutte le sovrastrutture mentali che impediscono agli adulti di rivolgere la parola o scambiare un sorriso con chi sta loro accanto.
Se, quindi, il bimbo incontrato al parco un pomeriggio diventa immediatamente “l'amichetto del parco”, è anche vero che la costruzione di un'amicizia stabile e solida è un processo faticoso anche per loro; la scuola dell’infanzia diventa quindi un luogo
“privilegiato” nel quale cominciare a stabilire relazioni positive.
Mentre in questi giorni cercavamo di rispondere alla domanda che anche “Beatrice la scrittrice” si poneva e cioè :”ma perché devo andare a scuola?”, i bambini hanno quasi tutti dato fra le altre una risposta bellissima. Si deve andare a scuola per avere la possibilità di trovare degli amici!!!
Abbiamo quindi realizzato un semplice elaborato, colorando con le tempere dei bambini che si tengono per mano in un allegro girotondo.
Per sollecitare i bambini ad assumersi responsabilità nell’uso degli spazi e dei materiali, sono state introdotte delle consegne che inizialmente vengono fatte dai bambini grandi, più sicuri e autonomi, poi da tutti gli altri. Abbiamo costruito il cartellone che riunirà le varie mansioni con accanto lo spazio per attaccare la foto con il nome dei bambini scelti. E’ fondamentale proporre fin dall’inizio esperienze pratiche, per far sentire tutti importanti e capaci di gestire la giornata. La scelta degli “incaricati” settimanali si fa il lunedì mattina: i bambini potranno riconoscere sul cartellone il loro nome accanto all’incarico che gli è stato assegnato.
La suddivisione in classi per età eterogenee nasce anche dalla convinzione che tra i bambini possa realizzarsi il mutuo insegnamento: mentre i piccoli e i mezzani beneficeranno della vicinanza dei compagni grandi per apprendere regole e nozioni, i bambini grandi svilupperanno la propria autonomia, lo spirito di collaborazione ed un crescente senso di responsabilità nell’accudire i piccoli a loro assegnati.
Anche nella nostra scuola i bambini grandi hanno il compito di prendersi cura di un bambino piccolo per sostenerlo moralmente duramente il periodo dell’inserimento, coinvolgerlo nel gioco, insegnargli le regole e le routine della classe e soprattutto fargli capire che venire a scuola non è poi così male.
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