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Sulla falsa riga della storiella, in occasione della festa della famiglia abbiamo preparato un elaborato con tre sequenze:

1° sequenza: mamma e papà si sono innamorati
2° sequenza: sono nato io
3° sequenza: ora siamo una bella famiglia

Per potenziare la motricità fine abbiamo giocato con la pasta di sale riproducendo i membri della famiglia di ogni singolo bambino, un cespuglio d’erbetta, la casetta, e il cagnolino (per chi ce l’ha).

Come ormai tutti sapete, la nostra amica Ombretta la Civetta, continua a portarci storie bellissime  che a noi piace molto ascoltare perché oltre  ad essere divertenti, in esse troviamo sempre dei messaggi importanti sui quali riflettere. Naturalmente in questi giorni Ombretta non poteva farci mancare una bella storia di Carnevale (vedi allegato), nella quale i protagonisti, Arlecchino e Colombina, avevano chiesto l’aiuto di Pulcinella per preparare dei buoni dolcetti. Pulcinella non era stato di nessun aiuto e fingendo un forte mal di pancia si era “defilato”  salvo poi mangiarsi i dolci di nascosto. Ma…le bugie hanno le gambe corte!! Arlecchino e Colombina lo hanno colto in flagrante e l’hanno “sistemato”. A noi il comportamento di Pulcinella non è proprio piaciuto, non ci è sembrato per niente bello imbrogliare gli amici per non aiutarli. Speriamo che la lezione ricevuta gli sia servita per diventare meno pigro e meno bugiardo. Noi bambini ci siamo divertiti a colorare i personaggi “positivi” di questa storia: Arlecchino e Colombina.

In occasione del Carnevale, pensando al nostro amico Folletto, ai bambini viene in mente l’idea di realizzare una maschera simile al volto di un Folletto. Dopo aver cercato varie immagini, i bambini scelgono quella che maggiormente li ha colpiti e la colorano con le tempere. Infine decorano il cappellino con le tempere.

Come utilizzare tutti quei bellissimi colori? Visto che il carnevale è alle porte, i bambini li hanno usati per dipingere tanti allegri cappellini da clown, con tanto di fiorellini,

Il signor Vittore ha chiesto ai bambini di aiutarlo a trovare un costume, perché, a pochi giorni dal carnevale, non sapeva ancora cosa indossare. Naturalmente i bambini non si sono fatti pregare e, mettendo in campo tutta la loro fantasia, hanno disegnato con i pennarelli, per il loro amico, bellissimi costumi

Carnevale è sinonimo di festa per i bambini, che si sentono attivi e allegri, desiderosi di stare insieme, di scherzare, di mascherarsi e di divertirsi. Mascherarsi, essere per un giorno un personaggio diverso dal quotidiano, interpretare un ruolo inconsueto e originale, diverte molto i bambini. Infatti il divertimento a carnevale sta anche nel gioco dei travestimenti e nella realizzazione di varie maschere con tecniche e materiali diversi.

E’ capitato che i bambini raccontino di aver fatto un brutto sogno o di aver paura dei mostri o di altri personaggi spaventosi. I loro racconti si prestano per conversazioni sulle paure e sulle situazioni che le provocano. A Carnevale, però, alcune paure possono essere sdrammatizzate, ridicolizzando personaggi mostruosi e spaventosi. Noi bambini della classe azzurra ci siamo divertiti a inventare due piccole storie “paurose”.

Il drago Lilli

Salvatore, il ranocchio narratore, è sempre nei nostri cuori e per ringraziarlo delle storie che, di tanto in tanto ci porta, abbiamo pensato, in occasione del carnevale, di realizzare e naturalmente di indossare una maschera che lo rappresenta, per trasformarci come lui, in tante piccole ranocchie.