Cosa significa ascoltare? Intervistiamo i bambini per vedere se hanno capito il significato più profondo di questa parola. Tutti hanno risposto correttamente: ascoltare significa prestare attenzione a chi parla. Se tutti quanti ascoltassimo di più anche i bambini più timidi e riservati verrebbero stimolati ad esprimersi.
Esprimi il tuo parere. Osservazione del dipinto dell’Arcimboldo.
Per consolidare il concetto precedente, proponiamo ora un'altra attività, ma questa volta ogni alunno è a tu per tu con l’insegnante. Mostriamo il dipinto “L’ortolano o Ortaggi in una ciotola” dell’Arcimboldo e chiediamo al bambino un’opinione sul quadro.
La nostra amica Arabella ci insegna, oltre al diritto ad esprimere la propria opinione, anche il diritto al rispetto della propria vita privata, il numero 16 della Convenzione dei diritti dei bambini. L’obiettivo è far capire ai bambini che ognuno ha diritto ad essere rispettato nella sua persona e negli oggetti di sua proprietà o a lui assegnati. L’attenzione alla privacy, soprattutto nei bambini, porta al rafforzamento del senso dell’individualità di ciascuno. I bambini devono rispettare i giochi degli altri, non essere invadenti tra loro, e naturalmente, avere cura e riguardo dei propri oggetti per evitare che vengano rovinati.
Le insegnanti introducono l’argomento leggendo ai bambini due storie: “La camicia dell’uomo felice” e “Carlotta e il siario segreto”.
Dopo aver letto la storia de “L’uomo con la camicia felice” nella quale le guardie del re, alla ricerca della camicia, si sono permesse di mettere mani negli effetti personali delle persone, invadendo i loro spazi e la loro privacy, le insegnanti hanno conversato insieme ai bambini in merito a quello che è il loro spazio privato a casa.
Dopo aver seminato l’orto ci siamo posti il problema di come fare per tenere lontani gli uccellini dai semini. Dopo una breve discussione, dalla quale sono emerse varie proposte, si è deciso di realizzare uno spaventapasseri “tecnologico”. Su alcuni cd abbiamo disegnato gli occhi, la bocca, i capelli…realizzando delle facce buffe.
I bambini hanno conosciuto un nuovo personaggio della famiglia di Foody, il Fico Rodolfo: è un tipo molto atletico, gli piace fare palestra, tenersi in forma e divertirsi. Anche ai bambini piace molto divertirsi facendo giochi in salone dinamici e divertenti. Ecco uno dei giochi proposti nei quali i bambini si sono cimentati in questo periodo: palla avvelenata.
Siamo quasi giunti alla fine del nostro percorso della conoscenza dei diritti dei bambini e di Foody al quale ci siamo ispirati per fare dei giochi motori.
Il gioco della frutta
I bambini si dispongono seduti in cerchio. Ad ogni bambino viene appuntato sul petto un cartoncino raffigurante un frutto o un ortaggio. Un compagno, al centro del cerchio, chiama due frutti e i due bambini con i frutti corrispondenti si alzano scambiandosi di posto. Il compagno che sta al centro deve cercare di occupare velocemente uno dei due posti momentaneamente liberi. È un gioco che consente a tutti di partecipare e dà la possibilità di imparare nomi di frutti e ortaggi.
Martedì 26 maggio 2015 i bambini piccoli e mezzani, divisi in due gruppi, hanno fatto il saggio di psicomotricità guidati dal maestro Davide.
I bambini si sono esibiti, a tempo di musica, mostrando quanto appreso, a livello motorio, prendendo parte alle lezioni del maestro Davide tenutesi durante l’anno. Hanno partecipato con impegno ed attenzione, mostrandosi divertiti e catturando l’attenzione dei presenti, genitori e parenti, che, alla fine, li hanno ripagati con un grande applauso.
Dopo aver giocato con frutta e verdura, ai bambini vengono proposti altri giochi per approfondire la conoscenza del corpo e per stimolare la loro creatività.
Mani a terra !
I bambini saltellano di qua e di là. Quando il conduttore nomina una parte del corpo, facendola seguire dalle parole « … a terra! », devono appoggiare immediatamente a terra la parte del corpo nominata e restare il più possibile immobili. Oltre alla parte del corpo nominata, possono avere solo i piedi a terra. Il gioco viene ripetuto più volte, cambiando ogni volta la parte (o le parti…) del corpo da appoggiare a terra.
Un altro elemento che compone la famiglia di Foody è l’aglio Guagliò: lui è un tipo curioso, ficcanaso ed egocentrico, si fregia di avere tre lauree e sei dottorati.
Le caratteristiche di Guagliò ci hanno quindi permesso di introdurre l’art. 28 della “Convenzione dei diritti dell’infanzia” che sancisce il diritto di avere un’educazione e un’istruzione scolastica.
Continuando a discutere sull’articolo della Convenzione sui Diritti dei bambini, abbiamo sottolineato con i Delfini il fatto che anche loro ne beneficiano frequentando la scuola.
Li abbiamo invitati a “costruire” la scuola utilizzando delle forme geometriche (cerchio, quadrato e triangolo) precedentemente ritagliate dalle insegnanti ed opportunamente incollate. In questo modo i bambini hanno potuto approfondirne la conoscenza.
Guagliò è un aglio molto istruito con 3 lauree e 6 dottorati. La sua passione per la cultura ci ha introdotto al diritto all’istruzione, cioè la possibilità che tutti i bambini devono avere di ricevere un’educazione e un’istruzione.
Dopo aver approfondito l’argomento con diverse attività, i bambini hanno colorato una scheda rappresentativa cui immagine rimanda immediatamente al diritto spiegato:
due bambini con lo zaino in spalla che si stanno dirigendo a scuola.
Arabella è un’ arancia molto bella, ma particolarmente timida e introversa, parla poco, fatica a dire ciò che pensa ed ecco perché, questo personaggio, ci fa comprendere l’importanza di poter dire ciò che si medita; concetto che viene ribadito anche dall’art. 12 dei diritti del bambino: “ogni bambino ha il diritto di esprimersi e dire ciò che pensa”.
Abbiamo conversato sul personaggio cercando di chiarire il concetto di timidezza che in alcuni compagni è particolarmente presente. In seguito, armati di spugne e tempere, abbiamo colorato Arabella con la tecnica della spugnatura.
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