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News 2015-2016

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Pubblicata il 15/11/2015

E’ fondamentale che i bambini, che arrivano presto a scuola ed escono tardi, si sentano ben accolti dalle insegnanti e dagli altri bambini, che spesso non sono quelli delle loro sezioni. Anche l’ambiente che li accoglie ha la sua rilevanza, pertanto come la loro classe, deve essere sereno, invitante, accogliente e capace di sollecitare interessi e gratificazioni.
A tale scopo lo slogan dei mesi autunnali - benvenuto autunno - ci è stato d'aiuto per lavorare insieme, fare amicizia e, non ultimo, creare addobbi e ornamenti per l'aula del laboratorio.
I grandi hanno dipinto con le tempere la scritta "benvenuto autunno".

Benvenuto autunno!

Pubblicata il 15/11/2015

La cara Josephine è davvero un’amica generosa  che pensa sempre a delle piccole sorprese per noi: questa volta ci ha lasciato dei “plichi” nei quali abbiamo trovato alcune storie che ci hanno aiutati a capire quanto sia importante per i bambini andare a scuola.

Il piccolo Arcobaleno va a scuola

Pubblicata il 15/11/2015

Partendo da un regalo di Josephine la banana abbiamo imparato a fare le azioni nell’ordine giusto quando ci rechiamo in bagno. Dopo aver ragionato con i bambini su quale fosse l’ordine giusto delle azioni da eseguire, ci siamo recati in bagno e abbiamo provato a eseguire le diverse azioni nella giusta sequenza, con i suggerimenti della maestra che ci ha spiegato alcune fondamentali regole per l’igiene personale. Siamo partiti dall’uso del water e della carta igienica, come ci si lava e asciuga le mani, l’importanza dell’uso del sapone e infine abbiamo individuato quali sono i momenti in cui è fondamentale lavarsi bene le mani e i motivi per cui è necessario farlo.

La routine in bagno

Pubblicata il 15/11/2015

I bambini vivono diverse routine durante la giornata scolastica. Il momento del pranzo, l’apparecchiare la tavola favoriscono l’autonomia.
Il momento del pranzo è un momento ricco di significato, dopo essere andati in bagno i camerieri di turno preparano i posti a tavola.
In questi primi mesi di scuola abbiamo dedicato molta attenzione all’apparecchiatura della tavola, i bambini a turno preparano il posto a tavola disponendo sul tavolo la tovaglietta, i piatti, le posate e i bicchieri. Durante lo svolgimento del pranzo ciascuno deve utilizzare le stoviglie in maniera appropriata.

Apparecchiare la tavola

Pubblicata il 15/11/2015

La seconda sorpresa che Josephine ha voluto farci è stata una scatola blu, sulla quale c’erano disegnati due grandi occhi curiosi … l’abbiamo usata per conoscere bene tutti gli ambienti della scuola e tutte le persone che vi lavorano.

La scatola di Josephine

Pubblicata il 15/11/2015

Uno dei primi obiettivi che si propone ogni insegnante a inizio anno è quello di portare abbastanza presto i bambini a individuare e condividere i momenti e le attività che scandiscono la giornata alla scuola dell’infanzia.
La giornata a scuola è scandita da alcuni rituali per dare al bambino la sicurezza del “sapere cosa succede dopo”. Ciascun bambino, riconoscendo  nella routine della sua giornata il momento specifico che sta vivendo, individua in quale punto della giornata si trova, riesce cioè a scandire il proprio tempo, a gestirlo e tutto questo gli dà sicurezza.
la mia giornata a scuola

Pubblicata il 15/11/2015

Josephine è un elemento importante di Foody: è la bocca ed è lei che gli permette di manifestare la propria felicità o la propria tristezza. Ecco perché Josephine ha pensato di lasciarci il disegno di Foody, senza però inserire la bocca (che noi abbiamo successivamente realizzato su un cartoncino giallo e attaccato con un fermacampione), da utilizzare come strumento per comunicare agli altri il nostro gradimento e le nostre emozioni.

Il sorriso di Foody

Pubblicata il 15/11/2015

Per far acquisire ai bambini la giusta autonomia, imparare a relazionarsi e a convivere con gli altri è di fondamentale importanza la vita organizzata della scuola. Tramite il rispetto delle regole e la condivisione dei compiti essi imparano la vita in comune. I bambini hanno bisogno di imparare e noi insegnanti dobbiamo scegliere le strategie idonee per interessarli.

Il pannello degli incarichi della settimana

Pubblicata il 15/11/2015

La nostra cara Josephine ancora una volta ha avuto un gentile pensiero per noi. Questa volta l’abbiamo trovata “carica” di palloncini colorati: erano sette e dei colori delle nostre sezioni. In ogni palloncino era contenuto un bigliettino nel quale la nostra amica ci suggeriva dei giochi da fare tutti insieme per aiutarci a conoscerci meglio.

Il gioco del gomitolo

Pubblicata il 15/11/2015

Ecco la storia di Verdino!

C'era una volta un piccolo bruco solitario che passava tutto il giorno su un albero a mangiare foglie e non parlava mai con nessuno.

Drammatizzazione di “Verdino”

Pubblicata il 15/11/2015

Dopo aver letto la storia dell'arcobaleno, i bambini hanno iniziato spontaneamente una discussione. Si sono soffermati parlando del piccolo arcobaleno triste e annoiato perché è sempre solo, mentre loro che vanno a scuola e hanno tanti amici, sono felici perché giocano tanto. Alcuni bambini propongono di fare un cartellone e colorare un arcobaleno, alcuni di disegnare i bambini che giocano a scuola, alcuni di disegnare se stessi a scuola...tutte idee veramente belle!
Ma cosa si può fare per accontentarli tutti?
Ecco che alla maestra allora viene un'idea!!! Un arcobaleno formato  da tanti bambini. I bambini con entusiasmo accettano la proposta ed eccoli tutti all'opera per realizzare il loro cartellone.

Con acquerelli,

L’arcobaleno dei bambini

Pubblicata il 15/11/2015

Dopo aver giocato alla caccia al tesoro, proposta dalla banana Josephine che ci ha portato alla conoscenza degli ambienti scolastici, per ricordarli meglio, abbiamo pensato di imparare delle filastrocche (disponibili in allegato) che li descrivano in modo divertente.

Con l’insegnante abbiamo visitato tutti gli spazi e li abbiamo fotografati.
Di seguito, abbiamo realizzato un cartellone con elencate le filastrocche accanto alla relativa fotografia.

Le filastrocche degli ambienti

Pubblicata il 15/11/2015

Josephine, la banana sorriso di Foody, è venuta nella nostra scuola per conoscerci. Noi bambini, della classe dei rossi, abbiamo pensato come fare per realizzare un cartellone che ci rappresenti e che possa permettere a Josephine di conoscerci meglio.
Ognuno di noi ha fatto l’impronta della sua mano del colore che desiderava.

Ci presentiamo

Pubblicata il 12/11/2015

I bambini vivono diverse routine durante la loro giornata a scuola: il primo rituale, tutti insieme, è il saluto del mattino, attraverso il gioco delle presenze: è un momento socializzante in cui il bambino riconosce se stesso e gli altri e si sente parte di un gruppo. Il gioco delle presenze si propone come un gioco diverso dal tradizionale appello, divenendo l’occasione in cui i bambini si presentano ai compagni e a loro volta imparano il nome degli altri bambini, identificandoli. Sul nostro cartellone delle presenze è previsto anche uno spazio dove inserire la foto dei compagni assenti così al termine dell’appello i bambini possono contare “Quanti siamo oggi…” .

Chi c’è oggi?

Pubblicata il 12/11/2015

Dopo aver giocato col gomitolo, i bambini si sono cimentati in altri giochi proposti dalla nostra amica Josephine. Uno tra questi “Chi è, chi non è”: i bambini sono disposti in girotondo con un compagno che li osserva. Il bambino che è al centro viene invitato a chiudere gli occhi e a coprirli con le mani. Un bambino del girotondo si nasconde, mentre gli altri possono cantare questa filastrocca: Chi è? Chi non è? Indovina tocca a te.

Giochi di socializzazione

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