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Pubblicata il 25/02/2015

Dopo aver interiorizzato la conoscenza dei colori freddi, i bambini li hanno utilizzati per dipingere, con i pastelli a cera, l’immagine di una farfalla o di un pesce. Sullo stesso foglio hanno poi colorato la medesima immagine utilizzando i colori caldi.

lilla

Pubblicata il 25/02/2015

Per concludere l’argomento dei colori caldi e freddi, i bambini hanno colorato, con i pennarelli, le caselle di un gioco, fotocopiato su un foglio, utilizzando alternativamente i suddetti colori. Hanno poi dipinto, con le matite, alcuni animali presenti in prossimità di determinate caselle.

lilla

Pubblicata il 25/02/2015

Dopo la visita di rana Silvana, propongo ai bambini di ascoltare insieme una storia: “rana Silvana e i suoi amici” (disponibile in allegato), che ci offre l’occasione di riflettere sul senso dell’amicizia, inteso come sentimento profondo che riempie tutti i momenti della vita scolastica. Un valore inteso non solo come star bene insieme, ma anche come aiuto verso gli altri nei vari momenti di difficoltà.

gialli

Pubblicata il 25/02/2015

Dopo aver letto la storia di “Rana Silvana e i suoi amici”, i bambini hanno provato a drammatizzarla, guidandoli nell’ individuare le scene che potevano essere emotivamente più significative. In un angolo della classe è già pronto un lenzuolo azzurro: è lo stagno dove rana Silvana gioca con le altre rane a fare salti sempre più alti. Un pomeriggio fa un balzo tanto grande da arrivare su una nuvola.

gialli

Pubblicata il 25/02/2015

Dopo che i bambini hanno rielaborato graficamente la storia ascoltata e dopo averla drammatizzata, abbiamo soffermato l’attenzione sui personaggi che si sono prestati ad aiutare la rana, guidandoli a individuare, spiegare e comprendere le diverse forme di aiuto: il consiglio del gufo, l’iniziativa e la disponibilità del cervo…

gialli

Pubblicata il 25/02/2015

Dopo aver letto la storia di Rana Silvana, abbiamo fatto un’altra attività per evidenziare come è bello avere tanti amici.

gialli

Pubblicata il 25/02/2015

La nostra amica Ombretta non poteva certo lasciarsi sfuggire l’occasione delle recenti nevicate su Lainate per mandarci un’altra delle sue simpatiche e divertenti storie. Questa ci parla di un omino di neve un po’ particolare, anzi, per essere sinceri, davvero un po’ antipatico! (vedi allegato). Dopo avere ascoltato la storia, i bambini come sempre ne hanno discusso insieme chiedendomi chiarimenti sul significato della parola superbia. Hanno ascoltato con attenzione la mia spiegazione ed hanno concluso che quell’omino di neve che si era dato “un sacco di arie” credendosi il più bello ed il più importante di tutti aveva proprio meritato di sciogliersi. Anche questa volta la Civetta Ombretta ci ha mandato un importante messaggio su cui riflettere: la superbia non aiuta a farsi degli amici e sicuramente nessuno avrà sentito la mancanza di quell’omino di neve così altezzoso! Insieme alla storia Ombretta ci ha fatto trovare anche dei mandala da colorare, questi raffiguravano però un omino di neve simpatico, i bambini lo hanno capito subito osservandone il sorriso. Subito si sono messi al lavoro ripassando i contorni del pupazzo con i pennarelli e colorando con le matite colorate gli spazi intorno a lui.

arancioni

Pubblicata il 25/02/2015

Dopo avere ascoltato la bellissima storia di Solo-Solo, i bambini hanno realizzato dei simpatici pinguini per rappresentare tutti i suoi nuovi amici con i quali poteva finalmente giocare. Hanno ritagliato con attenzione da dei cartoncini colorati il corpo, la pancia, gli occhi ed il becco dei pinguini.

arancioni

Pubblicata il 25/02/2015

La nostra ormai carissima amica Ombretta la Civetta, ci ha mandato un’altra bellissima storia, quella del pinguino Solo-Solo. (vedi allegato). I bambini la hanno ascoltata con molta partecipazione e alla fine del racconto ne hanno discusso per cercare di capire cosa significava essere soli, proprio come per il pinguino prima di trovare degli amici. Dalla nostra discussione abbiamo capito che essere soli non ci fa paura, ma ci annoia. Preferiamo avere qualcuno accanto a noi, bambino o adulto, con cui parlare, giocare, che possiamo ascoltare e che ci ascolti. Ma abbiamo anche capito, che insieme è bello decidere le cose da fare, rinunciando a fare solo quello che vogliamo noi. Abbiamo rielaborato graficamente la storia e realizzato dei disegni molto belli.

arancioni

Pubblicata il 25/02/2015

Raccontare le nostre avventure in famiglia a Salvatore ci è piaciuto molto, tanto che abbiamo pensato di inventare storie nuove utilizzando un libro magico che la nostra amica Chiara ci ha imprestato.

rossi

Pubblicata il 25/02/2015

Gennaio è il mese della festa della famiglia. Abbiamo riflettuto tanto sull’importanza della famiglia per la nostra vita, attraverso canti e storie, una fra tante è quella del ranocchio e la rosa. I bambini hanno ascoltato con interesse la breve storia e poi ne hanno tratto un amorale: “Bisogna sempre tenersi vicino le persone che ci vogliono bene, genitori e amici, perché ci proteggono e ci fanno crescere bene”.

Maestra Giusy

Pubblicata il 25/02/2015

Dopo le vacanze di Natale, Salvatore il ranocchio narratore è tornato a trovarci ma, questa volta, ha lasciato solo una lettera con un immagine e tante impronte verdi sparse dappertutto.

rossi

Pubblicata il 25/02/2015

Dopo le vacanze natalizie, ci siamo ritrovati nel laboratorio con la nostra scatola delle emozioni, questa volta c’era qualcosa di strano: le faccine sorridenti e felici della volta precedente non erano più attaccate sulla scatola ma il loro posto era occupato da delle facce molto arrabbiate.

laboratorio

Pubblicata il 25/02/2015

Gesù cresceva a Betlemme con Maria e Giuseppe, i quali erano sempre vicini a Gesù e lo aiutavano a crescere. Nel rispetto della pratica religiosa del tempo, quaranta giorni dopo la nascita, Maria e il suo sposo Giu­seppe portarono Gesù nel tempio del Signore, a Gerusalemme. Entrarono passando attraverso la porta dei neonati e nel tempio incontrarono un uomo, di nome Simeone. Era un uomo buono, che in tutta la sua vita aveva sempre cercato di com­portarsi come piace al Signore. Simeone ricordava le parole dei pro­feti e aspettava con ansia il giorno in cui il Signore avrebbe mandato il Messia. E il Signore gli aveva pro­messo che prima di morire egli avrebbe avuto la gioia di vedere il Messia tanto atteso.

religione

Pubblicata il 25/02/2015

Continua la conoscenza dell’infanzia di Gesù: il Vangelo non ci racconta molte cose della sua infanzia, ma ci riporta l’episodio di quando egli, a 12 anni, va per la prima volta con Maria e Giuseppe al Tempio di Gerusalemme. Il brano completo lo troviamo nel Vangelo di Luca (Luca 2, 40 – 52).

religione

 

Pubblicata il 24/02/2015

Alla Scuola dell’Infanzia “Adele”, ormai da qualche anno, l’ultimo sabato del mese di Gennaio, in coincidenza con la festività cristiana della Famiglia di Nazareth, viene organizzata la festa della famiglia che coinvolge i bambini, i genitori e tutto il personale della scuola.

festa della famiglia

 

Pubblicata il 02/01/2015

In occasione della festa di Natale abbiamo realizzato con i bambini piccoli un grazioso albero dipinto con le tempere, la palline colorate sono state fatte con le tempere a dita e infine sulla punta c’è una stella sulla quale sono stati applicati tanti brillantini d’oro. Gli alberelli sono stati usati per addobbare la classe.

pesciolini

 

Pubblicata il 02/01/2015

Abbiamo realizzato lo stemma del gruppo  dei pesciolini che è rappresentato da una boccia contenente quattro pesciolini rossi. E’ importante realizzare il simbolo perché aiuta i bambini a sentirsi parte di un gruppo nel quale si riconoscono. Per realizzarlo abbiamo utilizzato un grosso piatto di cartone che, colorato con le tempere di colore azzurro si è trasformato in una bella boccia all’interno della quale abbiamo  incollato i quattro pesciolini fatti dai piccoli con la pasta di sale e successivamente dipinti con le tempere di colore rosso.

pesciolini

Pubblicata il 27/12/2014

Nel bel mezzo della notte, la grotta si illumina: è nato Gesù, tutto brilla e “il popolo che camminava nelle tenebre, vide una grande luce”. Il pastore, che aveva prestato la sua capanna a Maria e Giuseppe, vede al suo interno un grande bagliore

religione

Pubblicata il 27/12/2014

Il 2 dicembre è arrivata un’altra lettera del signor Vittore:

Ciao bambini, tutto bene? Vi state preparando al Natale? Io sì, in questi giorni non vado in giro in bicicletta, sto in casa a preparare gli addobbi: il presepe, l’albero e… tanti angioletti. Dovete sapere che a me piacciono molto gli angeli, ne ho una collezione, di vetro, di ceramica, di stoffa, di carta… Perché non provate anche voi a realizzarne uno? E allora buon lavoro e buon Natale a tutti!

Il signor Vittore

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