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Pubblicata il 28/02/2015

Dopo una breve discussione in cui i bambini hanno parlato di loro e delle proprie famiglie, è stato realizzato un cartellone nel quale sono rappresentate le loro famiglie tutte quante raccolte in una grande casa. I bambini prima di incollare il disegno della loro famiglia all’interno del cartellone, hanno pitturato con le tempere la casa,

leoni

 

Pubblicata il 28/02/2015

Per terminare le attività sul diritto alla famiglia, ci siamo divertiti a trasformare la storia del cane Gigiotto in un simpatico esercizio in salone.  I bambini, che si sono trasformati in cuccioli, dovevano seguire il comando di un loro compagno che a sua volta invitava i cagnolini a saltare, a correre e a rotolare,

blu

 

Pubblicata il 28/02/2015

In allegato trovate il giornalino del mese di Dicembre 2014.

Pubblicata il 28/02/2015

Sono diversi gli obiettivi pedagogici che si conseguono con i travestimenti. Il bambino mascherandosi attiva gli aspetti affettivi, emozionali, cognitivi e … si prepara alla vita adulta. L’attività di travestimento è valida in tutti i periodi dell’anno, crea delle forme di comunicazione con gli altri, stimola l’immaginazione e l’interazione e allo stesso tempo permette di imparare regole e norme di condotta. Ma è il Carnevale, con le sue maschere colorate e originali, la festa che più di ogni altra si addice per il gioco dei travestimenti.

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Pubblicata il 28/02/2015

Una mattina abbiamo trovato la scatola della lumaca Elisabetta sul tavolo dei grandi … una bella sorpresa! Felici dell’improvvisata, abbiamo aperto la scatola e abbiamo trovato, insieme a un foglio arrotolato, dei libri un po’ particolari. Prima abbiamo aperto il foglio per leggere il messaggio di Elisabetta (disponibile in allegato) e poi abbiamo guardato i libri. Non ci sono parole sulle pagine ma solo disegni, o meglio ci sono spiegati i passaggi per disegnare semplici soggetti.

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Pubblicata il 28/02/2015

Ogni mattina, prima che arrivino i bambini, è premura dell’insegnante mettere sui loro tavoli la scatola contenente i quaderni del cuore.

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Pubblicata il 26/02/2015

Raccontando di Foody e dell’Expo 2015, non poteva mancare un’esauriente spiegazione sia sul significato di questa parola, sia sul ruolo che questa grande manifestazione ha ricoperto nel corso della storia.

Pertanto, siamo partite menzionando i punti essenziali del racconto che trovate in allegato ovvero “noi siamo dentro la storia”, cercando di puntare maggiormente l’attenzione sul significato della parola “expo” e sull’argomento da esso trattato: il cibo e l’alimentazione in ogni sua forma.

Maestra Giancarla

Pubblicata il 26/02/2015

Dopo la lettura del racconto l’abbiamo rielaborato collettivamente chiedendo ai bambini di rispondere a due domande:

  • che cos’è l’expo?
  • di cosa tratta l’Expo 2015?

draghetti

Pubblicata il 26/02/2015

Il giorno successivo abbiamo compiuto un vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso la lettura di tre storie (in allegato), che narrano di abitudini alimentari completamente diverse dalle nostre. La lettura è stata accompagnata dalla visione su pc di alcune foto esplicative.

cavallette

Pubblicata il 26/02/2015

Dopo la visione delle foto e la lettura dei tre aneddoti abbiamo fatto un sondaggio chiedendo ai bambini la caratteristica che più li avesse colpiti delle abitudini alimentari degli altri paesi, e se fossero disposti ad assaggiare cibi diversi dai loro. Le loro risposte sono state abbastanza simili: quasi tutti sono rimasti affascinati dal piatto di cavallette e da quello delle formiche bianche che sembravano pastasciutta.

draghetti

Pubblicata il 26/02/2015

L’articolo 10 della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia stabilisce che ogni bambino ha il diritto di crescere in una famiglia. Non a caso il significato e l’importanza dell’articolo 10 sono stati spiegati ai bambini verso la fine di gennaio, periodo dell’anno in cui, per noi cristiani, viene celebrata la “Festa della famiglia”. Dopo aver ragionato insieme sui contenuti di questo articolo, le insegnanti hanno raccolto, su un cartellone, le risposte dei bambini a due precise domande: “La mia famiglia è importante perché…” e “Con la mia famiglia mi piace quando…”.

draghetti

Pubblicata il 26/02/2015

In riferimento all’articolo 10, ai bambini è stata assegnata una scheda sulla quale erano disegnati, sulla parte sinistra, tutti i componenti della famiglia di Foody che sono stati colorati con i pastelli a cera attenendosi ai colori originali. Sulla parte destra, ciascuno di loro ha poi disegnato e colorato, con le matite, la propria famiglia.

draghetti

Pubblicata il 26/02/2015

Su un grande albero, colorato con le tempere, i bambini hanno disegnato, in apposite caselle, i visi dei componenti della loro famiglia.

draghetti

Pubblicata il 26/02/2015

La famiglia di Foody, mascotte di Expo 2015, è composta da undici elementi, uno tra i quali e l’aglio, dal nome Guagliò. Le insegnanti presentano ai bambini questo personaggio facendone una breve descrizione e raccontando la sua storia: “L’aglio è curioso ficcanaso ed egocentrico. Si fregia di avere tre lauree e sei dottorati ma il suo sogno rimane quello di stare sotto i riflettori. Single per scelta, non ama essere confuso con le cipolle”. Soffermandosi e ponendo molta attenzione sul curriculum scolastico di Guagliò le insegnanti introducono ai bambini l’articolo 28 della “Convenzione dei diritti dell’Infanzia” che sancisce il diritto di ognuno di avere un’educazione e un’istruzione scolastica.

draghetti

Pubblicata il 26/02/2015

Dopo aver conosciuto Guagliò e aver scoperto che ha studiato tanto nella sua vita, le insegnanti intraprendono una conversazione con i bambini sull’importanza di andare a scuola, sulla trasmissione dei saperi che la scuola genera nei propri alunni creando in loro una cultura e formandoli come individui. Avvicinandosi al contesto scolastico che i bambini vivono attualmente, le insegnanti mostrano loro delle immagini che rappresentano la loro realtà scolastica: “A scuola si impara a…”.

draghetti

 

Pubblicata il 26/02/2015

Durante la conversazione coi i bambini sull’importanza di andare a scuola e, nella fattispecie, sulla realtà scolastica che loro stanno vivendo, le insegnanti si soffermano sul materiale che i bambini hanno a loro disposizione per svolgere le attività didattiche: matite, pennarelli, tempere e pennelli, gomme, temperini e altri strumenti. Partendo da questa analisi e dalle quantità di questi materiali presenti nella classe, le insegnanti introducono ai bambini il concetto di: tanti, pochi, uno nessuno.

draghetti

Pubblicata il 26/02/2015

L’articolo 28 della “Convenzione dei diritti dell’Infanzia” sancisce che ogni individuo ha diritto a ricevere un’educazione e un’istruzione scolastica. Le insegnanti intraprendono una conversazione con i bambini sul concetto di educazione e su quali sono le figure di riferimento che impartiscono loro un’educazione: le insegnanti e la loro famiglia sono state le risposte maggiormente date. Successivamente le insegnanti pongono ai bambini il quesito: “A scuola venite educati a” – e ciascuno di loro risponde dando un contributo pertinente alla conversazione.

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Pubblicata il 26/02/2015

Per consolidare e approfondire la conoscenza delle forme geometriche abbiamo adattato dei giochi conosciuti e ne abbiamo inventati di nuovi utilizzando forme costruite con il cartoncino e i blocchi logici. Abbiamo cominciato con un gioco che aiuti i bambini a prendere confidenza con le forme.

Riconosco le forme geometriche: in questo gioco i bambini, divisi a coppie, si sono cimentati nella ricerca delle forme geometriche indicate dall’insegnante.

draghetti

Pubblicata il 26/02/2015

I bambini, dopo essere stati divisi in due squadre, hanno voluto subito giocare. Il gioco, già conosciuto, è stato modificato sostituendo i numeri con le forme geometriche. Due bambini di squadre opposte, ma con la stessa forma geometrica, si contendono la bandiera.

draghetti

Pubblicata il 26/02/2015

Anche qui i bambini divisi in due squadre equilibrate si sono affrontati in una nuova sfida. Compito dei partecipanti delle due squadre è di raccogliere il maggior numero di forme e ………

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