Continuando a discutere sull’articolo della Convenzione sui Diritti dei bambini, abbiamo sottolineato con i Delfini il fatto che anche loro ne beneficiano frequentando la scuola.
Li abbiamo invitati a “costruire” la scuola utilizzando delle forme geometriche (cerchio, quadrato e triangolo) precedentemente ritagliate dalle insegnanti ed opportunamente incollate. In questo modo i bambini hanno potuto approfondirne la conoscenza.
Guagliò è un aglio molto istruito con 3 lauree e 6 dottorati. La sua passione per la cultura ci ha introdotto al diritto all’istruzione, cioè la possibilità che tutti i bambini devono avere di ricevere un’educazione e un’istruzione.
Dopo aver approfondito l’argomento con diverse attività, i bambini hanno colorato una scheda rappresentativa cui immagine rimanda immediatamente al diritto spiegato:
due bambini con lo zaino in spalla che si stanno dirigendo a scuola.
Arabella è un’ arancia molto bella, ma particolarmente timida e introversa, parla poco, fatica a dire ciò che pensa ed ecco perché, questo personaggio, ci fa comprendere l’importanza di poter dire ciò che si medita; concetto che viene ribadito anche dall’art. 12 dei diritti del bambino: “ogni bambino ha il diritto di esprimersi e dire ciò che pensa”.
Abbiamo conversato sul personaggio cercando di chiarire il concetto di timidezza che in alcuni compagni è particolarmente presente. In seguito, armati di spugne e tempere, abbiamo colorato Arabella con la tecnica della spugnatura.
Per poter sviluppare la loro individualità, i bambini hanno bisogno di privacy, di potersene stare in pace, anche da soli, ma in genere gli adulti si fanno prendere dall’ansia se non hanno tutto sotto controllo ed interferiscono continuamente: “Dove sei? Cosa stai facendo? Perché stai da solo?”
Tali interferenze “imprigionano” i bambini rallentando la crescita della loro individualità, cioè del loro essere unici e speciali.
Parlando con loro del diritto alla privacy, abbiamo realizzato una “scatola dei segreti”(riciclando delle vecchie scatole di scarpe che abbiamo ricoperto con pezzi di carta colorata), nella quale potranno mettere tutte quelle cose che desiderano “tenere per sé” almeno fino a quando non saranno loro stessi a decidere se condividerle o meno con altri.
Abbiamo proposto ai bambini un divertente laboratorio musicale articolato in quattro momenti diversi che abbiamo intitolato “i delfini si tuffano …. nella musica”
Attraverso l’esperienza diretta e l’utilizzo libero degli strumenti musicali, i bambini giocando hanno potuto conoscere e sperimentare come si usa una chitarra, un triangolo, un tamburello e le maracas, divertendosi ad imitare e improvvisarsi musicisti che insieme realizzano un piccolo concerto.
Per verificare l’interiorizzazione da parte dei bambini dei concetti lungo-corto e alto-basso, abbiamo proposto loro dei semplici giochi.
Il primo di questi consisteva nel camminare tra due corde (naturalmente una lunga ed una corta), per posizionarsi opportunamente lungo di esse al comando dell’insegnante.
Nella sua ultima lettera, il signor Vittore ha salutato i bambini ed ha augurato loro buone vacanze. Anche lui, tra pochi giorni, partirà per il mare e, nella sua valigia, non mancheranno il costume, le infradito e, naturalmente, fogli e colori per poter disegnare soprattutto le barche che gli piacciono tanto. Sulla spiaggia raccoglierà tante conchiglie che poi aggiungerà alla sua collezione. Ha invitato i bambini a cercare questi splendidi regali del mare per poi mostrarli ai compagni al rientro a scuola.
E allora, visto che al signor Vittore piacciono tanto le barche, in suo onore, i bambini hanno creato un quadro tridimensionale
Per l’ennesima volta Ombretta ha “scovato” per noi una nuova storia, precisamente la “storia del prato verde”, disponibile in allegato.
L’abbiamo ascoltata con l’attenzione di sempre e ci è piaciuta molto: racconta di una bambina che scopre una radura bellissima e ne parla con entusiasmo a tutti quelli che conosce e che a loro volta vi si recano.
Purtroppo tanti di loro non hanno per la natura il giusto rispetto ed in poco tempo quella magnifica radura si trasforma in una discarica a cielo aperto con grande dolore della bambina che l’aveva scoperta.
La piccola cerca di rimediare ripulendo, ma prima che tutto torni com’era ci vorrà del tempo, lei però diventerà adulta con la consapevolezza che la natura è un bene prezioso di cui tutti devono poter godere.
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