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Pubblicata il 29/11/2016
Pubblicata il 19/11/2016
Pubblicata il 19/11/2016
Pubblicata il 19/11/2016
Pubblicata il 08/11/2016

La maestra Giancarla una mattina chiede ai bambini e a tutte le maestre di farsi trovare in salone perchè ha una cosa urgente da comunicare. Durante il fine settimana, ha sistemato delle cose che aveva in soffitta ed  ha trovato un baule all'interno del quale c'erano un album con vecchie fotografie, un camice, un paio di occhiali

Voglio fare la scienziata

Pubblicata il 08/11/2016

La maestra Giancarla ha appena comunicato ai bambini che da grande vuole fare la scienziata, per seguire le orme dei suoi bisnonni. I bambini, un po’ increduli e stupiti da questa notizia, rientrano in classe e insieme all’insegnante intraprendono una conversazione in merito, visionando da vicino il materiale che lei stessa ha mostrato loro in salone.

Il materiale di Giancarla

Pubblicata il 08/11/2016

Dopo aver ricercato a casa tante immagini relative allo scienziato e con esse realizzato un magnifico cartellone che, in tre insiemi, riepiloga chiaramente questo mestiere, con i bambini abbiamo inventato una breve filastrocca.

Filastrocca dello scienziato

Pubblicata il 08/11/2016

Alla scuola dell’Infanzia la socializzazione più coinvolgente ed educativa è quella che si realizza nel gioco. Nel gioco il bambino ritrova i suoi amici e ha la possibilità di conoscerne di nuovi. All’interno della propria aula o in salone l’insegnante può organizzare attività per facilitare la comunicazione tra bambini attraverso giochi che implichino un contatto corporeo e facilitino la relazione creando condizioni di amicizia. In questo periodo di accoglienza sono state proposte ai bambini diverse situazioni di gioco nelle quali ciascuno poteva divertirsi, conoscere e socializzare con gli altri compagni della classe. Conoscersi, chiamarsi per nome, giocare insieme, sono momenti fondamentali e rappresentano per il bambino la base attiva per attuare relazioni.

Giochi di conoscenza e socializzazione

Pubblicata il 08/11/2016

La scuola è il luogo dove il bambino prende coscienza delle sue abilità e dove stabilisce molteplici relazioni sociali con adulti e coetanei. Accogliere non significa solo “invitare ad entrare”, ma mettere il più possibile a proprio agio i nuovi arrivati creando nell’ambiente scolastico un’atmosfera piacevole. Le finalità che ci proponiamo sono legate ai bisogni dei bambini che arrivano o tornano a frequentare la scuola, di percepire attorno a loro un clima positivo e accogliente.

Che bello essere amici

Pubblicata il 08/11/2016

Il progetto dedicato all'accoglienza ha come obiettivo principale quello di instaurare un clima rassicurante dove tutti i bambini, in particolare i nuovi iscritti possono intraprendere un percorso di crescita in un contesto di relazioni significative. L'ingresso a scuola regna, per i bambini, il passaggio ad una vita più autonoma.

Pubblicata il 08/11/2016

Dopo che la maestra Giancarla ci ha detto che voleva fare la scienziata, ma non sapendo nulla in merito, per aiutarla ho chiesto la collaborazione dei genitori nel ricercare a casa con i bambini, materiale e immagini utili a comprendere la figura dello scienziato per capire chi è, cosa fa, dove lavora, quali strumenti utilizza… Con tutto il materiale trovato abbiamo realizzato un cartellone dove abbiamo incollato varie figure di scienziati, dove lavorano e gli strumenti che usano.

Cosa usa lo scienziato…cosa usiamo noi!

Pubblicata il 08/11/2016

La maestra Giancarla, per diventare una vera scienziata, ha bisogno dell’aiuto dei bambini: chiede loro di procurarle degli strumenti che le possano essere d’aiuto per coronare il suo sogno. I bambini hanno cercato all’interno della loro classe degli oggetti che potevano esserle utili ma purtroppo non hanno trovato nulla che facesse al caso suo. Giancarla, quindi, suggerisce ai bambini di continuare le loro ricerche anche nelle altre classi: sicuramente qualcosa di utile troveranno.

La conoscenza della scuola

Pubblicata il 08/11/2016

Il vostro bambino, alla nascita e per molto tempo a seguire, non possiede i circuiti nervosi finalizzati al blocco della pulsione né quelli finalizzati a saper aspettare e alla rinuncia. Perfino gli adolescenti non hanno ancora pienamente sviluppato tali capacità; anzi, in un certo senso si trovano ad essere come delle belle macchine fuoriserie con dei freni poco funzionanti. Bambini e ragazzi, in maniera diversa, devono imparare dagli adulti a gestire le pulsioni, a differirle, a saper aspettare, rinunciare, tenersi le eventuali frustrazioni. Tale apprendimento normalmente avviene attraverso lo scontro tra le richiesta “esagerate” di vostro figlio e le regole offerte e imposte da voi genitori. Per quanto vi possa sembrare incredibile, le vie nervose utili alla migliore gestione delle pulsioni vengono costruite con le regole e la loro introiezione. Ecco allora l’importanza di individuare insieme ai bambini le regole della classe e di rappresentarle, per averle sempre a portata di mano soprattutto nelle occasione in cui è facile dimenticarle.

Le nostre regole in classe

Pubblicata il 08/11/2016

Nella scuola dell’infanzia vengono proposte molte attività finalizzate alla conoscenza del tempo, attraverso esperienze che guidano il bambino a percepire, scoprire, conoscere il tempo su dimensioni e piani diversi: la giornata scolastica, il calendario settimanale, mensile e annuale, il tempo meteorologico e l’alternarsi delle stagioni.

La giornata scolastica

L’ingresso, le attività’ il pranzo il sonnellino, il gioco e la chiusura della giornata sono azioni che a scuola  si ripetono ogni giorno. Abbiamo evidenziato queste sequenze con immagini chiare, attraverso un cartellone interattivo. Ogni giorno un bimbo responsabile è incaricato a spostare la molletta ad ogni cambio attività.

Il trascorrere del tempo

Pubblicata il 08/11/2016

I primi giorni di scuola inevitabilmente nelle aule regna una certa confusione, è quindi evidente che per motivi organizzativi è necessario chiarire con i bambini la necessità di saper trovare e collocare al giusto posto i giochi ed i diversi materiali a loro disposizione.  Oltre ricevere indicazioni precise e costanti al fine di garantire una buona conoscenza dell’ambiente essi sono stati “aiutati” in questo dall’ascolto di un breve racconto  che ha per protagonista un simpatico maghetto: I dispetti di Burletto (vedi allegato). Ai bambini è stato anche proposto un gioco per verificare se avevano effettivamente capito dove trovare e riporre i molti oggetti presenti nella nostra classe. Disposti in cerchio intorno ad un “mucchio” di cose, due bambini alla volta venivano invitati alternativamente a scegliere un oggetto per consegnarlo al compagno e controllare se egli sapeva riporlo al posto giusto.

Ogni cosa al suo posto

Pubblicata il 08/11/2016

Le attività di vita pratica sono fondamentali per aiutare i bambini ad acquisire una buona autonomia personale. Come gli scienziati in laboratorio seguono precise procedure per fare i loro esperimenti, i bambini nel loro piccolo hanno imparato a rispettare una sequenza precisa in quello che sembra (apparentemente) un gesto semplicissimo come lavarsi le mani. Prima di tutto è necessario rimboccarsi le maniche per evitare di bagnarsi, si apre il rubinetto, si prende il sapone, si strofinano le mani per benino e si risciacqua con cura.

Laviamoci le mani

Pubblicata il 08/11/2016

Nella scuola dell'infanzia attribuiamo molto importanza alle attività che si ripetono regolarmente, chiamate “routine”. Le routine costituiscono una serie di momenti che si ripetono nell'arco della giornata in maniera costante e ricorrente, caratterizzate da cura, benessere e relazione affettiva. Soddisfano bisogni fondamentali dei bambini e possiedono una valenza importante di orientamento rispetto ai tempi e al succedersi delle diverse situazioni nella giornata a scuola, inoltre, potenziano molte competenze di tipo personale, comunicativo, espressivo e cognitivo. I bambini le vivono con piacere, in un clima di condivisione, con la sicurezza che proviene dai gesti abituali, dal rispetto di orari consueti, sanno cosa aspettarsi e partecipano attivamente, attratti sia dalla riproposizione di azioni conosciute che da piccole novità e cambiamenti che introduciamo la momento giusto o che loro stessi suggeriscono. I bambini si sentono capaci e responsabili e possono assumere una funzione di tutor nei confronti di compagni più piccoli. Un momento  importante è quello dedicato ad apparecchiare la tavola. I bambini impareranno a disporre le stoviglie per il pranzo in maniera precisa ed ordinata diventando pian piano bravissimi in questa attività. Tutto questo naturalmente attraverso il gioco. Nell'angolo della casetta i più piccoli si sono divertiti ad organizzare un pranzo per i loro amici

Routine del pranzo

Pubblicata il 08/11/2016

Con i bambini abbiamo da subito cercato delle somiglianze tra lo scienziato e i bambini stressi. Il primo elemento che abbiamo in comune sono “i colleghi”. Lo scienziato in laboratorio non lavora mai da solo ma collabora con altri scienziati, anche noi a scuola abbiamo tanti colleghi che si chiamano amici. Il gioco della gentilezza, insieme ad altre attività ed esperienze, ha permesso di consolidare tra i bambini un’amicizia gentile e cordiale.

Il gioco della gentilezza

Pubblicata il 08/11/2016

Le Indicazioni nazionali per il curriculum della scuola dell'infanzia del ministero dell'istruzione, università e ricerca (Miur), dal 2012 incoraggiano l'insegnamento delle scienze fin dai tre anni. Proprio seguendo il suggerimento delle Indicazioni abbiamo proposto ai bambini un laboratorio di scienze.

Scienziati per un giorno!

Pubblicata il 08/11/2016

I bambini insieme ai genitori o con le insegnanti si sono veramente impegnati, hanno creato delle pozioni speciali... è proprio giunto il momento di farle vedere alla maestra Giancarla. Quelle dei bambini sono bellissime e funzionali

la scienziata

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