In allegato è disponibile il giornalino di Maggio 2016
La Pasqua è la festività del calendario liturgico Cristiano che celebra solennemente la Resurrezione di Gesù, il Figlio di Dio morto per salvare il mondo dalle proprie iniquità. Se Cristo non fosse morto e risorto, tutta la nostra fede non avrebbe alcun senso, il fine ultimo della nostra vita non è più il dolore e la morte, ma la vittoria su di essa e la vita vera e piena. I bambini nei vari gruppi di intersezione, hanno realizzato un simpatico coniglietto Pasquale da appendere alla porta. Il gruppo dei Leoni e dei Draghetti hanno addobbato il musino con bottoni, filo di lana, cartoncino e per le orecchie hanno utilizzato della carta vellutata rosa.
Poiché con i giochi e le attività fino ad ora sperimentate, i bambini hanno avuto modo di misurarsi con la fantasia e con la motricità fine delle dita, ci siamo soffermati ad analizzare le possibili azioni. Abbiamo recitato insieme due filastrocche, mimandone le azioni e mostrando tutto quello che le nostre mani sanno fare.
Abbiamo usato i rotoli di cartone come strumenti di stampa. Li abbiamo usati sia da soli sia con i fogli di plastica da imballaggio (pluriball), sperimentando così nuove tecniche. Nella prima esperienza di stampa i bambini hanno trovato sotto questi fogli di plastica con le bolle hanno iniziato a toccarli con le mani per sentire cosa fossero, abbiamo sentito dire: "Maestra è morbido"!, "Ci sono le palline"!" Che bello"!
Questa volta la nostra amica Uga ci ha portato l’immagine di un quadro di un pittore famoso con l’intento di avvicinare i bambini al mondo dell’arte in modo da suscitare, attraverso l’osservazione di un’opera, sensazioni, emozioni ed entusiasmo nell’utilizzo di materiali e tecniche diverse. Il riferimento pittorico per questa esperienza è stata l’opera del pittore russo Kandinskij, precursore dell’arte astratta. Ai bambini è stato mostrato il quadro “Alcuni cerchi” e dopo un’attenta osservazione sono stati stimolati a raccontare cosa vedevano e cosa immaginavano osservando il quadro. Dopo l’osservazione i bambini si sono messi all’opera utilizzando tempere, pennelli e cartoncino nero; la consegna che è stata data loro è stata: “fate quello che vedete”.
Ecco un’altra storia dai nostri amici folletti, instancabili lettori! Questa volta il protagonista è un piccolo porcospino in verità poco simpatico! Se ne sta sempre sulle sue e si tiene a distanza dagli altri abitanti del bosco … come mai? Leggendo insieme la storia abbiamo capito in quale errore il nostro piccolo amico era caduto e abbiamo riflettuto sul fatto che anche noi potremmo facilmente incappare nella sua stessa situazione. A volte è facile rinchiudersi in se stessi ed addossare a chi ci sta vicino la responsabilità di una situazione non semplice, senza renderci conto che a volte basterebbe un sorriso, un saluto e … saremmo tutti più felici! Per ricordarci il messaggio che Biblio e Teca ci hanno voluto mandare abbiamo realizzato tutti insieme un cartellone che raffigura il nostro nuovo amico usando semplicemente le nostre mani e le tempere.
Biblio e Teca, sono davvero degli amici fantastici, non si dimenticano mai di noi e di portarci delle storie bellissime. Stavolta ci hanno fatto avere una fiaba davvero molto bella che sicuramente tutti conoscono, ma che per noi bambini ha davvero un “gusto” speciale. Se c'è un periodo della vita nel quale è facile sentirsi inadeguati è proprio l'infanzia. Durante questa fase si ricevono spesso delle critiche: sei pasticcione, distratto, cattivo, pauroso, timido... Alcuni di questi rilievi sono veri: i bambini devono imparare tutto. Accanto all'entusiasmo e alla curiosità per un mondo che ancora non conoscono, i bambini provano anche sconforto e frustrazione per il loro sentirsi inadatti (sentimento simboleggiato nella fiaba da un aspetto grigio e sgraziato). È di grande consolazione scoprire che tutto ciò è "normale": un cigno, da piccolo, non può che essere fatto così.
E anche quest’anno scolastico si avvicina alla conclusione…si comincia a sentire nell’aria l’arrivo dell’estate e delle vacanze, questa volta Biblio e Teca invece della “solita” storia che ci aspettavamo da loro ci hanno sorpreso con una bella filastrocca dal titolo “I colori dell’estate”. Leggendola insieme ci è proprio venuta voglia di andare tutti al mare per tuffarci nel mare blu, raccogliere conchiglie, mangiarci dei buonissimi ghiaccioli, ma… dobbiamo aspettare ancora un po’! Nell’attesa abbiamo pensato di “portarci avanti” realizzando dei bellissimi disegni su come immaginiamo le nostre prossime vacanze.
Un’altra bella storia per noi da parte di Biblio e Teca! Stavolta la protagonista è una sirena di nome Agostina, bellissima, ma molto, molto vanitosa e così concentrata su se stessa da non curarsi d’altro, nemmeno delle sorelline che le erano state affidate, infatti una di loro si ferisce mentre lei è impegnata a rimirare la sua immagine riflessa e ciò fa infuriare Nettuno il loro padre. Per dare una lezione ad Agostina la trasforma in una …medusa! La poveretta sperimenta la più assoluta solitudine e adesso che tutti la guardano con ribrezzo e stanno lontano da lei capisce l’importanza dell’amicizia e di quanto sia bello stare insieme agli altri. Fortunatamente il cuore di Agostina è buono e lei comprende i suoi errori, viene perdonata e…(vedi allegato). Per ricordare il messaggio della storia di Agostina, abbiamo provato a realizzare delle simpatiche “medusine” piegando opportunamente a ventaglio dei
In allegato è disponibile il Giornalino di aprile 2016
Quante cose possono nascere da un'impronta di una mano, di un piede o semplicemente da un polpastrello.
I bambini hanno continuato a divertirsi “dipingendo” con le mani.
Hanno creato, collaborando tra di loro un simpatico cartellone della primavera.
Il sole, i fiori, l'albero, il cielo sono stati realizzati con le impronte delle mani e dei piedi
Dipingere con le mani è un vero e proprio tuffo nel colore, una pittura coinvolgente, fisica, istintiva, catartica, totale!
Dipingere con le mani non è una tecnica artistica, in realtà non c'è niente da imparare, ne un modo giusto e uno sbagliato di fare. Dipingere con le mani è sostanzialmente un gioco e proprio per questo è estremamente semplice bisogna versare direttamente il colore
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