Arancioni

Un nuovo amico per gli Arancioni

Nulla va buttato, tutto può essere riutilizzato. Educare a far nascere una coscienza ecologica nei bambini diventa facile quando, attraverso il gioco e l’espressività si attivano percorsi semplici ma molto significativi che diventano, con l’abitudine, stili di vita. Nei materiali di scarto possono nascondersi beni preziosi e se impariamo ad educare i nostri occhi a guardarli in maniera originale, diversa dal solito, possiamo esprimere, attraverso di essi la creatività, progettando e realizzando prodotti nati da materiali altrimenti destinati ad essere buttati via. I bambini vivranno l’esperienza del riciclaggio, attraverso la guida di un simpatico personaggio: l’anatroccolo Piumetto  di cui ci siamo divertiti a realizzare un’immagine per presentarvelo.

Mescolando colla, farina e tempera gialla abbiamo creato un composto “pastoso” con cui colorarlo per rendere l’idea del suo “piumaggio”

Un nuovo amico per gli Arancioni

ANNO SCOLASTICO 2019- 2020

La stanza di Van Gogh

La stanza di Arles di Van Gogh è uno dei quadri più belli mai dipinti dal pittore olandese.A proposito della stanza di Van Gogh, abbiamo scoperto, attraverso le lettere inviate al fratello, che il pittore aveva scelto di dipingere quest’opera perché voleva mettere in risalto la semplicità dell’arredamento utilizzando determinati colori.Il dipinto della camera da letto suggerisce l'idea della domesticità e un senso di benessere dentro la propria casa. I bambini dopo avere ammirato l’opera, ne hanno colorato una riproduzione utilizzando gli acquarelli cercando di utilizzare gli stessi colori usati dall’artista, sviluppando così il loro spirito di osservazione.

stanza

Il campo di papaveri

Il colore è un mezzo educativo di notevole, permette di cogliere il mondo profondo dei   bambini che amano i colori perché essendo meno condizionati dalla razionalità, percepiscono più istintivamente l’universo interiore. È piacevole osservarli mentre colorano e dipingono.Sono immediati, alle volte attenti, altre istintivi.Si concentrano e lasciano parlare le loro emozioni.
Abilitare la forza creatrice di ogni bimbo significa aiutarlo a diventare, da adulto, una persona che sa fare strategia di se stesso e delle proprie risorse e non si difende dietro al “non so disegnare” sul foglio prima e poi, nella vita. Osservando ancora una volta alcune delle opere più famose di Van Gogh, abbiamo scelto di soffermarci sul “Campo di papaveri” attratti dai colori accesi utilizzati dall’artista. In questa occasione, i bambini hanno “riprodotto” l’opera utilizzando uno strumento unico… le loro mani!!!

papaveri

gli iris di Van Gogh...alla maniera degli arancioni

Gli “Iris” di Van Gogh sono stati concepiti in un momento molto difficile per il pittore. Era stato ricoverato da pochissimo all’ospedale psichiatrico di Saint-Rémy-de-Provence a causa di un tracollo nervoso.Mentre il Van Gogh paziente segue le indicazioni date dai medici, il pittore Van Gogh capisce che è ora di mettersi al lavoro, il suo occhio cade immediatamente sulla  natura che circonda l’ospedale e nota la presenza di fiori, alberi e scorci naturali: non poteva chiedere niente di meglio per i suoi nuovi quadri! Aveva tutto quello di cui aveva bisogno e così si mette immediatamente al lavoro, ma questa volta come a rappresentare il suo stato d’animo i colori sono meno “accesi” del solito…

iris

I girasoli degli Arancioni

Nei giorni successivi, i bambini sono stati invitati ad imitare Van Gogh  e a realizzare un loro “dipinto” di girasoli.

Con gli acquarelli hanno colorato il vaso e disegnato gli steli, l’interno dei fiori (il capolino) è stato realizzato con dei tappi di sughero e tempera marroncina.

I girasoli degli Arancioni

I girasoli di Van Gogh … a pezzi

Gli Arancioni continuano la loro scoperta delle opere di Van Gogh e sempre avvalendosi del supporto della lim, questa volta hanno scelto di soffermarsi sui “Girasoli”.

I girasoli di Van Gogh … a pezzi

Dipingiamo la “Notte stellata”

Dopo avere cercato di “riprodurre” l’opera di Van Gogh con dei semplici pastelli a cera, gli Arancioni hanno provato a colorarne una riproduzione con tempere e pennelli.

È stato davvero stupefacente osservare come cercassero di imitare la “pennellata” dell’artista  che evidentemente li aveva particolarmente colpiti.

Dipingiamo la “Notte stellata”

La notte stellata

La scoperta di van Gogh da parte degli Arancioni continua con l’osservazione di una delle sue opere più famose: la “notte stellata”.Anche in questa occasione la lim ci è stata utilissima per poter ammirare questo meraviglioso dipinto.

stellato

Il nostro autoritratto

“Preferisco dipingere gli occhi degli uomini che le cattedrali, perché negli occhi degli uomini c’è qualcosa che non c’è nelle cattedrali”. Con queste parole Van Gogh spiegava la sua ossessione per le figure umane e la sua incessante ricerca delle innumerevoli sfaccettature dell’umanità non solo negli altri, ma soprattutto in se stesso. Ecco perché abbiamo osservato con attenzione alcuni dei suoi più famosi autoritratti per poi provare a realizzare anche noi il nostro.

autoritratto

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