Tu sei qui

Archivio News

Cerca
Pubblicata il 13/04/2015

Leggiamo insieme l’articolo 31: “ogni bambino ha il diritto di giocare e di partecipare alla vita culturale e artistica” e cerchiamo di capirne il significato riferendoci al nostro vissuto personale. Parliamo dei luoghi in cui si gioca, dei giochi che conosciamo, delle regole insite nei giochi sia singoli sia di gruppo e spieghiamo il significato della partecipazione alla vita culturale e artistica.

i bambini senza sorriso

 

Pubblicata il 13/04/2015

Osserviamo la nostra scuola ed evidenziamo i giochi in essa più gettonati: i giochi del giardino, la casetta di plastica, le bambole, i puzzle, il tavolo della farina, le macchinine, i lego, lo scivolo, i chiodini..

i giochi a scuola

 

Pubblicata il 13/04/2015

Fuori dalla scuola qual è il posto più gradito dai bambini ove poter giocare? La risposta è stata quasi unanime: il parco giochi. Ogni bambino racconta la sua esperienza personale vissuta al parco giochi: con chi vi si reca, quali giochi preferisce, quali giochi non gradisce..

Insieme analizziamo quali sono i giochi più comuni presenti in un parco e osserviamo quali comportamenti è buona abitudine tenere al parco. Ecco le risposte dei bambini: si salutano gli amici, si gioca insieme agli altri bambini, si rispettano i turni sullo scivolo, non si rompono i giochi, non si buttano le carte per terra, gli adulti non devono entrarci in bicicletta o in moto…assolutamente vietato entrare in macchina!!!

Dopo di che dipingiamo con gli acquarelli la sagoma di un parco

un bel posto per giocare

 

Pubblicata il 13/04/2015

Consegniamo ai bambini delle figure di giochi tagliati a metà, che devono ricomporre.

giochi a metà

 

Pubblicata il 13/04/2015

Parlando dell’articolo 31 notiamo che rimarca l’importanza di partecipare alla vita “artistica”. Partecipare alla vita artistica per un bambino significa, in taluni contesti, poter disegnare, dipingere o creare liberamente ciò che desidera, senza essere soggetto a valutazioni di alcun genere. Pertanto anche noi realizziamo la nostra opera d’arte personale, da esporre in salone.

Exponiamo la nostra opera d’arte

Pubblicata il 13/04/2015

Nella chiesa di S. Vittore, a Lainate, è presente, in questi giorni, la reliquia della Beata Antonia Maria Verna, fondatrice dell’ordine religioso al quale appartengono le suore presenti a Lainate. Anche Suor Luigia appartiene a questo ordine e, durante gli incontri di religione, racconta ai bambini la storia di questa suora.

Madre Antonia

Pubblicata il 13/04/2015

Suor Luigia mostra ai bambini un’immagine che ritrae Gesù seduto a tavola in compagnia degli apostoli. Spiega loro che quella sarà la sua ultima cena.

ultima cena di Gesù

Pubblicata il 13/04/2015

Suor Luigia mostra ai bambini un filmato dove Gesù racconta la parabola della moneta perduta: una donna possiede alcune monete e, un giorno, si accorge che ne manca una. Disperata inizia a cercarla per tutta la casa, sotto i mobili, nei cassette e negli angoli più nascosti. Le amiche non capiscono la sua tristezza, in fondo ha altre monete, ma la donna non si da’ per vinta fino a quando finalmente ritrova la sua piccola ma preziosa moneta e, felice, chiama le amiche e le vicine per far festa.

la dracma perduta

Pubblicata il 01/03/2015

Approfittando  dell’approssimarsi del Carnevale, abbiamo proposto ai bambini due giochi divertenti. Il primo gioco consisteva nel dividere i bambini in due squadre ed invitarli, due a due, a soffiare con una cannuccia delle mascherine ritagliate dalle insegnanti con carta leggera. Le mascherine dovevano essere “soffiate” dalla linea di partenza a quella del traguardo. Naturalmente vinceva la squadra che finiva per prima di “soffiare”le mascherine. I bambini si sono divertiti molto e anche se per alcuni non è stato facilissimo comprendere che nelle cannucce dovevano soffiare e non aspirare, hanno comunque avuto modo di sviluppare lo spirito di squadra collaborando alla realizzazione di un fine comune (in questo caso la vittoria finale).

delfini

Pubblicata il 01/03/2015

Finalmente è arrivata la festa che i bambini attendono sempre con entusiasmo: il Carnevale! Naturalmente non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione per realizzare il simpatico viso di un buffo pagliaccio. Abbiamo incollato su un foglio colorato la “faccia”, quindi con i colori a dita ne abbiamo colorato occhi (completati poi da dei bottoni-pupilla) e bocca.

delfini

Pubblicata il 01/03/2015

Dopo aver conosciuto Chicca, melagrana vivace che ama molto divertirsi e giocare, abbiamo conversato sull’importanza del gioco e abbiamo capito che giocare ci aiuta a crescere, da un punto di vista fisico e cognitivo perché ci fa sperimentare e imparare tante cose. Inoltre il gioco favorisce la modalità di relazione nel gruppo dei pari, grande o piccolo che sia. E’ una risorsa privilegiata a cui tutti hanno diritto. Ecco allora che per ricordare tale concetto abbiamo  realizzata la scheda del diritto al gioco

delfini

Pubblicata il 01/03/2015

Un’amicizia è spesso la prima relazione in cui il bambino comincia ad avere a cuore qualcun altro e a cercare di capirlo, mostrandosi sensibile nei confronti dei suoi sentimenti, bisogni e problemi.  Le relazioni amicali sono molto significative per i bambini, i  sentimenti connessi a questi rapporti, gioia o tristezza, gelosia, tradimenti, sono determinanti per la qualità della loro vita ; fin dai primi anni di vita un amico può essere importante  anche come “sostegno emotivo” nei momenti difficili. In questi giorni, parlando di Chicca e di quanto sia bello giocare insieme, non potevamo non parlare degli amici che ci stanno vicino. Ogni bambino ha quindi disegnato se stesso accanto ai suoi amici più cari.

delfini

Pubblicata il 01/03/2015

Ognuno di noi ha un gioco al quale è particolarmente affezionato e con il quale gioca più volentieri. Può essere una bambola, una macchinina o una bicicletta…

delfini

Pubblicata il 01/03/2015

La valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni, costituisce la manifestazione essenziale dell’infanzia e pertanto diventa l’esperienza di fondo di tutta l’attività che si svolge nella nostra scuola. Molto tempo viene dedicato ai giochi liberi dove i bambini imparano a  socializzare,

delfini

 

Pubblicata il 01/03/2015

La drammatizzazione si basa sull'immaginazione del bambino: essa è gioco imitativo, simulazione di ruolo, abitudini, aspetto di qualcuno, è gioco di mimo arricchito di gesti e parole. La drammatizzazione è una forma di linguaggio originaria del bambino, è un mezzo di espressione, di comunicazione, è uno strumento che favorisce ed incentiva le relazioni tra i bimbi. Dal punto di vista della socializzazione la drammatizzazione assicura la comunicazione tra i bambini e sviluppa lo spirito di gruppo per mezzo della condivisione di idee ed emozioni nel costruire, nel realizzare e rappresentare la storia. Lo scopo dell'esperienza di drammatizzazione è quello di suscitare l'immaginazione e di stimolare l’osservazione, la riflessione, lo spirito critico, ma è anche quello di stimolare la capacità creativa del bambino e non ultimo di facilitare l'espressione di sé e di vincere la timidezza. Ecco perché dopo avere raccontato ai bambini la storia del “gigante egoista” (vedi allegato), abbiamo proposto loro di drammatizzarla. Eccoli qui mentre “interpretano” i bambini che giocano felici nel giardino del gigante…

delfini

Pubblicata il 01/03/2015

Come abbiamo imparato Foody è composto da molti frutti tra cui Chicca la melagrana. Chicca è divertente, ironica, atletica e sempre pronta al divertimento: quello che si potrebbe definire una tipa esplosiva ed è per questo che l’abbiamo scelta per introdurci ad approfondire il discorso: “diritto al gioco”.

delfini

Pubblicata il 01/03/2015

Dopo aver conosciuto Guagliò le insegnanti presentano ai bambini un altro componente della famiglia di Foody Chicca, la melagrana. Chicca è divertente, ironica, atletica e sempre pronta al divertimento: quello che si potrebbe definire una tipa esplosiva. Dura scorza fuori, dolce e succosa dentro. I bambini colorano l’immagine di Chicca attaccando del riso bianco sul suo volto, il quale è stato poi dipinto con la tempera rossa.

draghetti

Pubblicata il 01/03/2015

Attraverso il personaggio di Chicca le insegnanti introducono ai bambini l’articolo 15 della “Convenzione dei diritti dell’infanzia”: ogni bambino ha diritto a stare insieme agli altri e a fare gruppo. Da qui nasce l’idea di realizzare un bellissimo cartellone dal titolo “Il girotondo dell’amicizia”. Ogni bambino ha rappresentato se stesso, incollando l’immagine sul cartellone, formando un girotondo. Al centro del cartellone le insegnanti hanno incollato il testo di una filastrocca da imparare dal titolo “Avere un amico”.

draghetti

Pubblicata il 01/03/2015

Con l’ausilio dell’articolo 15 della Convenzione dei diritti dell’infanzia, le insegnanti ragionano insieme ai bambini sull’importanza di fare gruppo e di non stare da soli. A tal proposito i bambini disegnano su un foglio, in un primo riquadro un singolo bambino. In un secondo riquadro tanti bambini. Le insegnanti rivolgono loro le seguenti domande:

  • Quali attività può fare un bambino da solo?
  • Quali attività possono fare tanti bambini insieme?
  • Qual è secondo te l’attività in cui un bambino può divertirsi di più e perché?

I bambini hanno risposto che da soli si possono fare poche cose e non è bello. Se si è in compagnia si può giocare insieme ed è più divertente.

draghetti

Pubblicata il 01/03/2015

Per decorare il nostro salone, in occasione della festa di carnevale, abbiamo preparato due elaborati con protagonisti dei simpatici pagliacci.

draghetti

Pagine

Sito realizzato e distribuito da Porte Aperte sul Web, Comunità di pratica per l'accessibilità dei siti scolastici, nell'ambito del Progetto "Un CMS per la scuola" - USR Lombardia.
Il modello di sito è rilasciato sotto licenza Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported di Creative Commons.