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La mia performance artistica: laboratorio di pittura creativa

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Dopo aver raccontato la storia del pittore Giacomo, i bambini hanno disegnato ciò che desideravano senza condizionamenti (esattamente come Giacomo).
laboratorio di pittura creativa

Il loro disegno è stato poi fotocopiato su due fogli. Sul primo foglio con la scritta "pittura" i bambini hanno dipinto con le tempere
laboratorio di pittura creativa
sul secondo foglio con la dicitura "bassorilievo" i bambini hanno incollato diversi materiali: chicchi di caffè, bastoncini di legno, zucchero colorato, stoffe, fili di lana, riso, lenticchie..
laboratorio di pittura creativa

laboratorio di pittura creativa

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Al termine dell'attività hanno confrontato i due elaborati rilevando che lo stesso disegno può apparire completamente diverso cambiando la modalità di "pittura".

L’idea del laboratorio nasce con l’intenzione di soddisfare i bisogni di fare, creare, ed esprimersi. Sporcarsi e maneggiare liberamente materiali plastici aiuta i bambini ad affrontare e superare eventuali inibizioni,  pur tenendo presente che il lavorare liberamente, il potersi sporcare, non significa "dover sporcare o danneggiare le cose". Il bambino solitamente ama lavorare con i materiali plasmabili, questo tipo di attività oltre a procurargli un immediato piacere di tipo senso-motorio gli offre un importante risvolto simbolico, ovvero il sentirsi protagonista nel modellare la realtà esterna, e lo avvia alla consapevolezza che ogni sua azione lascia un'impronta di sé. I suddetti materiali si prestano inoltre ad una duplice possibilità di espressione: possono infatti essere lavorati con dolcezza (lisciati, plasmati con i polpastrelli, smussati) oppure con violenza (penetrati con le dita e con gli oggetti) ed in tal caso esprimere una carica di aggressività, che viene così canalizzata. Incidere, frantumare, scolpire, dare pugni, schiacciare, sono tutti atti che rivolti verso il materiale, indicano un atteggiamento aggressivo, ma questa aggressività espressa, diventa positiva, perché dà il via ad un processo di riparazione. Quando il bambino traccia dei segni o lascia delle impronte inizialmente non ha di mira alcun risultato di carattere grafico o plastico, ma soprattutto cerca di saggiare la resistenza del materiale che si trova di fronte. Successivamente inizia ad attribuire significati alle proprie creazioni. Le attività laboratoriali guidano gli alunni alla scoperta, a livello sensoriale, delle caratteristiche di tipi diversi di materiali e a cogliere le differenze tra le opere bidimensionali (il disegno) e quelle tridimensionali (la scultura). Questo laboratorio si configura come un approccio al linguaggio grafico-plastico che passa attraverso, l’evoluzione delle capacità motorie e il controllo più consapevole delle abilità manipolative sui materiali.

Maestra Giancarla

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