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La "matita innamorata" e i "disegni vivi"

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La storiella de “La matita innamorata” ha commosso i bambini. Dopo averla letta trattavano pennarelli e matite come se fossero “vivi”.
Parlavano con loro dicendo: “pennarello rosso vuoi stare insieme a questo verde?” oppure “gomma vuoi giocare con il temperino?”. (vedi storia allegata)
Durante la lettura anche i bambini tracciavano segni, punti e linee seguendo il ritmo della storia.

i disegni vivi

i disegni vivi

Terminate le nostre “opere d’arte” abbiamo esaminato tutti i materiali presenti in una classe: pennarelli, matite, acquarelli, pennelli, tempere e tanti altri. Ci siamo resi conto che liberando la fantasia e combinando i diversi materiali possiamo diventare dei grandi artisti, proprio come Matteo, il protagonista della storiella “disegni vivi” (anch’essa disponibile in allegato).
Matteo è la figura di spicco del nostro racconto. E’ bravo a disegnare tanto che i suoi disegni sembrano “vivi” come dice il suo maestro. Ma tutti noi abbiamo delle qualità e siamo “bravi” a fare qualcosa, mentre altre ci vengono meno bene, ma non per questo dobbiamo scoraggiarci: la scuola serve per imparare.
Dopo aver letto e riflettuto insieme sul significato della storia chiedo ai bambini di pensare a quelle attività in cui riescono meglio e di scegliere in quali giochi sono più “bravi a giocare”.

la matita innamorata

la matita innamorata
Avere un corretto senso di autoefficacia consente di costruire un’immagine di sé positiva, che migliorerà la propria autostima. Essere consapevoli che ci sono delle cose che sappiamo fare bene, serve a spronare e a motivare il bambino ad impegnarsi per imparare anche ciò che ancora non sa fare. Quando tutto ciò non avviene, possono generarsi dei problemi comportamentali che spesso tendono ad aggravarsi con il passare degli anni: la maggior parte dei problemi comportamentali deriva quasi sempre da una scarsa autostima. Aiutare i bambini a sviluppare una corretta autostima non significa farli diventare narcisisti o arroganti, significa al contrario contribuire a far maturare in loro una comprensione realistica dei propri punti di forza e di debolezza, facendo si che si potenzino i primi e si lavori sui secondi.
Maestra Giancarla

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