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Prima di correre a mangiare ricorda quello che devi fare!

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La giornata a scuola è scandita da alcuni rituali, che danno al bambino la sicurezza del “sapere che cosa succede dopo”. La scansione temporale delle routine permette al bambino di farsi un suo “concetto del tempo” che è sì diverso dal nostro, ma che gli dà comunque la possibilità di capire in che momento della giornata si trova.

Un’attenzione particolare è stata riservata ai momenti del bagno e del pranzo: questi sono due appuntamenti quotidiani vissuti da tutti i bambini e per i quali è stato allestito un angolo fotografico specifico.

Il “titolo” che abbiamo dato a questo angolo è “A tavola!”. Queste semplici immagini dicono ai bambini: prima di correre a mangiare, ricorda quello che devi fare!

Progetto Accoglienza

Attraverso delle semplici rime, che i bambini hanno imparato a memoria, abbiamo individuato le azioni fondamentali da compiere prima di andare a tavola. Ecco quali sono:

Innanzitutto la pipì per non farla proprio lì
Le mani quindi devi lavare e con il sapone profumare

Progetto Accoglienza

Quando sei asciutto per benino devi indossare il bavaglino

Progetto Accoglienza

Il bicchiere serve solo per bere, dicendo “un po’ d’acqua per piacere”
Siccome noi siamo persone educate prendiamo il cibo con le posate
E poiché a tavola siamo in parecchi teniamo la voce bassa o avremo mal di orecchi!

Ma perché, pensando alle varie routine della giornata (il gioco delle presenze, il pranzo, il bagno, la nanna), l’attenzione è stata rivolta sopratuttto a questi due momenti? Perché queste routine sono entrambe caratterizzate da due aspetti fondamentali: l’autonomia e la socializzazione.

 

Autonomia

In bagno, nella pratica, l’insegnante aiuta i bambini solo se da loro richiesto (ad esempio: nel rivestirsi, pulirsi, ecc), ma l’intervento consiste principalmente nel verbalizzare la sequenza delle azioni (ad esempio: “ora che hai fatto la pipì, prendi la carta per asciugarti, poi prendi solo le mutande e tirale su, ...”). Le azioni principali della routine di igiene sono svestirsi, sedersi correttamente, fare i propri bisogni, ripulirsi, rivestirsi, lavare bene le mani con il sapone ed asciugarle. Per i bambini di quest’età lo spogliarsi per andare in bagno è un’operazione semplice, non lo è altrettanto il rivestirsi dato che quest’azione richiede l’integrazione di più abilità (motricità fine, coordinamento oculo manuale, equilibrio, etc); è quindi necessario che i bambini indossino un abbigliamento comodo ed utilizzabile dagli stessi bambini senza difficoltà.

Le azioni principali della routine del pranzo sono prepararsi la tavola, con la tovaglietta e la bavaglia, mangiare da soli, saper stare seduti correttamente e utilizzare le varie stoviglie nel modo corretto.

Progetto Accoglienza

Sono tante, ma irrinunciabili, le azioni di questa routine: non è facile per i bambini, ma apprenderle rappresenta per loro un traguardo importante da raggiungere. Per queste ragioni, è stato importante e necessario rispettare i tempi e le preferenze di ciascuno e proporre gli insegnamenti in modo graduale e senza forzature. 

 

Socializzazione

La strutturazione della routine in grande gruppo, all’interno del quale più bambini compiono le medesime azioni e che permette di mettere in campo l'apprendimento per imitazione, consente ai bambini d’interagire, parlare, scherzare, ecc. Osservando i bambini durante la routine risulta evidente la loro socialità come parte integrante della routine stessa.

Progetto Accoglienza

Queste espressioni di socialità sono rinforzate dalle insegnanti e mai viste come incongruenti rispetto ai comportamenti da tenere in bagno.

Il pranzo invece, oltre all’aspetto nutrizionale, ha in sé una forte valenza sociale di condivisione, imitazione, aiuto reciproco. A scuola ancora possiamo caratterizzare  questo momento di alcun valori importanti quali la convivialità, la lentezza, il mangiare bene e le stare bene assieme.

Le varie routine evolvono poi nel corso dell’anno in relazione alle conquiste dei bambini e per consentire nuovi apprendimenti e autonomie.

Ci vuole tempo e lo sguardo affettuoso e benevolo dell’adulto, per imparare a lasciare la mano della mamma e a prendere quella dell’insegnante, a mangiare senza sporcarsi, a bere senza versare l’acqua, ad allacciarsi le scarpe, a capire che esistono ieri, oggi e domani, ad accettare i turni, a scoprire che si può fare da soli e bene ogni cosa… e questo tempo è garantito a tutti!

 

Maestra Laura

 

 

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