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Musica è..

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“Essere immersi nella musica non è solo una metafora, poiché ognuno

di noi ancora prima di nascere è stato immerso i rumori, suoni e voci. Il

nostro corpo è concepito per vibrare e percepisce la musica non solo

con l’orecchio, ma anche attraverso una serie numerosa di recettori.

Tutto il nostro corpo viene coinvolto dal suono e reagisce come uno

strumento musicale, entrando cioè in vibrazione.”

Con questa premessa i bambini si immergono nel laboratorio del pomeriggio: “Musica è…” . Il laboratorio di musica si propone di favorire il processo di crescita degli alunni attraverso la pratica gestuale e il movimento, nella prospettiva di un potenziamento della capacità di comunicazione in ambito non verbale, che contribuisce a dare spessore e significatività alla trasmissione  verbale dei contenuti. Durante il primo incontro, come di routine, i bambini hanno ascoltato attentamente il suono magico del carrillon, dopodiché l’insegnante ha chiesto cos’è la musica per loro; tante e originali sono state le loro risposte.

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Successivamente hanno ascoltato una musica australiana e con la loro immaginazione e fantasia, muovendosi nello spazio, facevano finta di trovarsi in posti diversi e significativi per loro. Alcuni si trovavano nel paese magico della musica e incominciano a danzare, ma c’è molto vento in questo paese, allora soffiano forte, ma ascoltando bene si sente anche il rumore del mare e dei gabbiani.

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Altri immaginano di essere al mare e si trasformano in onde, in vento e sentono anche il cinguettio dei gabbiani che volano sopra gli scogli. Un altro gruppo immagina di trovarsi in Africa, precisamente nella foresta dove soffia un vento molto forte e ci sono tanti coccodrilli, ma loro sono molto forti e riescono a sopravvivere. In questo gioco i bambini con la loro immaginazione e fantasia giocano a trasformarsi e a diventare qualcuno o qualcosa. Per terminare l’incontro, l’insegnante dedica 10-15 min al rilassamento: non c’è dubbio che il rilassamento con i bambini è maggiormente coinvolgente se svolto in gruppo, nel gruppo il bambino può confrontarsi con gli altri, può condividere le proprie paure, i propri successi e le difficoltà. In questo modo acquista sicurezza con maggiore rapidità.
Scopo del rilassamento nell’infanzia è quello di raggiungere la consapevolezza corporea.
Gli esercizi sottoposti ai bambini sono semplici ma intensi: dopo essersi sdraiati per terra, con una musica adeguata, iniziano a respirare profondamente poi si siedono sul posto e ruotano la testa facendo dei piccoli cerchi, poi lo stesso movimento con le spalle, le braccia e le gambe.

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Infine si alzano e camminano lentamente per la classe sciogliendo i muscoli. Nel secondo incontro, dopo aver ascoltato la musica del carrillon, l’insegnante ha letto la storia “dei piccoli indiani” (vedi allegato)  per aiutare i bambini ad acquisire la consapevolezza del proprio corpo e sottolineando che il nostro corpo “suona”. Dopo aver ascoltato la storia, dovranno produrre suoni e rumori suggeriti dal testo.

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Hanno giocato a produrre suoni e rumori con le mani, i piedi, la bocca e il cuore perché anche se il battito si sente poco c’è. L’insegnante ha preparato della carte con rappresentati le mani, i piedi, la bocca e il cuore per aiutare i bambini a capire quando potevano inserirsi nella storia con le onomatopee.

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Infine, come ormai di routine, i bambini si sono sdraiati e hanno iniziato il rilassamento. 

Maestra Monica

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