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Luglio 2017

Rispettiamo l'acqua

In questi ultimi giorni di scuola, ci siamo concentrati sull’importanza di avere il massimo rispetto per il bene preziosissimo che è l’acqua.

Partendo dalla visione di alcuni filmati (www.youtube.com/watch), i cui protagonisti raccontano ai bambini quali semplici accorgimenti possano anche loro mettere in atto per preservarla (fare la doccia invece del bagno, ricordare alla mamma di non lavare i piatti con l’acqua corrente…), abbiamo chiesto di realizzare un disegno spontaneo nel quale ciascuno potesse riportare le proprie esperienze personali.

Delfini

 

Facciamo la Granita

La granita è un dolce freddo al cucchiaio, tipico della cucina siciliana. Si tratta di un composto liquido semi-congelato preparato con acqua, zucchero e un succo di frutta o altro ingrediente.

Per concludere la nostra bellissima esperienza nel gruppo dei delfini e visto le temperature elevate che ci hanno accompagnato in questi ultimi giorni, insieme ai bambini, abbiamo realizzato la granita. Il giorno prima abbiamo preparato il giacchio riempiendo d’acqua dei sacchetti gelo (la nostra amica gocciolina non ci abbandona mai!) che abbiamo riposto nel congelatore. Il giorno seguente, una volta pronto il ghiaccio, abbiamo realizzato la granita e successivamente abbiamo fatto una fresca merenda tutti insieme.

Delfini

 

Laboratorio: giochiamo con l'acqua

L'acqua è per i bambini un naturale elemento di gioco e di divertimento, una materia che offre loro possibilità di vivere sensazioni piacevoli, di conoscere, di esplorare. Il bambino a contatto con l’acqua vive una straordinaria esperienza di gioco e di libertà e inoltre con l’utilizzo dell’acqua sperimenta nuove abilità motorie.

L'acqua favorisce una vicinanza fisica istintiva e sensuale: con essa i bambini scoprono un mondo nuovo, e nel contempo hanno la possibilità di fare esperienze diverse.

Nasce così l’idea di creare un laboratorio caratterizzato dai giochi con l’acqua: approfittando di una bellissima giornata di sole, i bambini hanno avuto la possibilità di utilizzare il cortile per cimentarsi in staffette e percorsi ad ostacoli utilizzando l’acqua come elemento essenziale per le varie attività.

Delfini

 

Laboratorio di manipolazione: la pasta di sale

Attraverso le attività tattili i bambini esplorano la realtà circostante e imparano a riconoscere le proprietà fisiche delle cose e affinano le abilità motorie, indispensabili per un equilibrato sviluppo psico-motorio. Lo sviluppo motorio facilita lo sviluppo mentale. Lo sviluppo della manualità è il centro da cui si diparte tutto lo sviluppo psicofisico del bambino. Quando  i bambini riescono  ad entrare profondamente nell’attività ne escono  felici e gratificati anche se il lavoro non assume una forma definitiva. Per questo è fondamentale dare più importanza ai processi creativi, che il materiale stimola, e non al prodotto. Il mondo della manipolazione è quello che più permette di entrare in contatto con se stessi.

La manipolazione di sostanze materiali, oggetti o elementi naturali (nel nostro caso la pasta di sale) aiuta i bambini a sviluppare la manualità, la conoscenza della realtà concreta e le sue possibili trasformazioni, attraverso l’esplorazione sensoriale e il riconoscimento delle differenze percettive , stimola la creatività.

“Sporcarsi” le mani e maneggiare liberamente materiali, oltre a procurare loro un piacere di tipo senso-motorio, offre un importante risvolto simbolico, la consapevolezza che ogni sua azione lascia un’impronta, un’espressione di se che poi successivamente inizia ad attribuire significati alle proprie creazioni.

Delfini

 

immaginiamo che un giorno manchi l'acqua

Abbiamo rivolto questa domanda ai bambini conversando sugli usi quotidiani dell’acqua e su cosa succederebbe se l’acqua venisse a mancare per un giorno.

Ognuno ha pensato alle conseguenze e ai disagi che potrebbe provocare la mancanza di acqua, analizzando la loro giornata.

L’accesso all’acqua potabile dovrebbe essere un diritto che spetta a tutti, perché acqua significa vita e le conseguenze della sua mancanza potrebbero essere molto gravi.

Leoni

 

I suoni dell'acqua

I bambini sono stati coinvolti in un divertente gioco, attraverso il quale hanno capito che anche l'acqua produce suoni. Ecco come si è svolta l'attività: dopo aver ascoltato un suono dell'acqua i bambini hanno ipotizzato di cosa si trattasse tra quelli possibili( la pioggia, la goccia che scende dal rubinetto, le onde del mare, il ruscello, la cascata e infine l'acqua schizzata dai bambini che saltano nelle pozzanghere). Abbiamo registrato le ipotesi su un cartellone e successivamente le abbiamo verificate, guardando il video che riproduceva il suono ascoltato.

Draghetti

 

Pittori per un giorno

L’acqua ha preso forma anche nelle storie e nei quadri che in questa ultima parte dell’anno abbiamo presentato ai bambini.

In riferimento ai quadri abbiamo presentato quattro quadri raffiguranti l’acqua e di ognuno l’insegnante ha dato alcune semplici informazioni (titolo, tecnica utilizzata e autore). Insieme poi abbiamo analizzato ogni singolo quadro, individuando il soggetto rappresentato, i colori utilizzati e le emozioni suscitate.

Draghetti

 

Le azioni dell'orto

Coltivare è il gesto più antico, forse il primo che ha consentito di parlare di civiltà.

Coltivare un orto a scuola è coltivare prima di tutto dei saperi. Saperi che hanno a che fare con i gesti, con un apprendimento esperienziale che le generazioni più giovani non sempre hanno modo di sperimentare.

Coltivare nella scuola l’orto permette di “imparare facendo”, di sviluppare la manualità e il rapporto reale e pratico con gli elementi naturali e ambientali, di sviluppare il concetto del “prendersi cura di”, di imparare ad aspettare, di cogliere il concetto di diversità, di lavorare in gruppo e permette agganci reali con l’educazione alimentare e il cibo.

Draghetti

 

Lo spaventapasseri

Lo spaventapasseri è il metodo più antico utilizzato dai contadini per proteggere l’orto dagli uccelli. E’ un fantoccio dalle sembianze umane che, montato su due bastoni di legno incrociati, serve a incutere timore negli uccelli di passaggio.

Per il nostro orto i bambini si sono divertiti a costruire uno spaventapasseri.

Ecco come è stato realizzato:

I draghetti di Elena hanno creato il viso; un sacco di juta ha formato la testa, per gli occhi sono stati utilizzati dei vecchi cd e carta metalizzata, mentre per la bocca un gomitolo di lana rossa.

 

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